Librai indipendenti alla riscossa, ecco come si organizzano
Leggere in tempi di coronavirus. Da soli o organizzati, si punta sulle consegne a domicilio Giorgio Gizzi: «Abbiamo pensato anche di proporre dei kit per differenti tipologie di lettori» Lisa Orlandi aderisce a “LibridaAsporto”, Mattei dell’Athena resta in contatto via mail coi clienti
Trento. Uno dei tormentoni in questi tempi tristi da coronavirus è l'invito, visto che a casa si deve stare il più possibile, di dedicarsi alla lettura. Peccato che le librerie dove, eventualmente, rifornirsi, siano chiuse. Non siano ritenute, evidentemente a scopo precauzionale ma pure paradossalmente, visto il refrain, tra i servizi essenziali. Sta di fatto che alcuni librai si sono organizzati, hanno studiato forme e modi alternativi per rimanere in contatto con chi i libri li acquista, con chi verso la cultura ha qualche interesse. Nasce così “LibridaAsporto”, un nuovo servizio a sostegno delle librerie indipendenti e non appartenenti a gruppi editoriali, che vede gli editori a fianco dei librai per combattere la chiusura a causa del coronavirus, con consegna gratuita dei libri a casa. Oltre trenta gli editori che hanno già contribuito, in continuo aumento, tra i quali: Carocci, DeA Planeta, e/o, Fandango, Fazi, Feltrinelli, Il Castoro, Il Mulino, Il Saggiatore, Iperborea, L'Ippocampo, L'Orma, Marcos y Marcos, Marsilio, Mondadori, Mondadori Electa, Nottetempo, Nutrimenti, Piemme, Quodlibet, Rizzoli, Sellerio, Sem, Sonda, Sonzogno, Sperling & Kupfer, Sur. Il nuovo servizio è stato lanciato da NW Consulenza e Marketing Editoriale, società di proprietà di Promedi Srl. Contattando l'indirizzo e-mail libridaasporto ennew.it, le librerie indipendenti in possesso di regolare licenza di vendita per corrispondenza potranno aderire al progetto e richiedere a NW la consegna dei libri al cliente. NW metterà loro a disposizione corrieri che preleveranno e consegneranno dietro indicazioni delle librerie stesse. I libri saranno consegnati senza spese di trasporto per le librerie e per il cliente, poiché «l’iniziativa sarà sostenuta economicamente dagli editori tramite una raccolta fondi, e sarà garantito fino a esaurimento dei fondi raccolti. Il sostegno degli editori permetterà ai librai di mantenere il “filo virtuoso” con i loro lettori che in seguito, a emergenza rientrata, torneranno a frequentare i loro banchi» spiega una nota. «Siamo convinti che questa iniziativa sia di forte utilità, oltreché un servizio nuovo ed efficace, soprattutto di stimolo a confermare la presenza della libreria sul proprio territorio e a consolidare il rapporto tra editore e libraio. Crediamo che non ci si debba fermare: vogliamo creare con le librerie e con gli editori una concreta e vera comunità a sostegno della lettura e del libro» dice Enrico Quaglia, direttore generale di NW. L'elenco delle librerie aderenti, in continuo aggiornamento, è disponibile sul sito http://www.libridaasporto.it/elencolibrerie.html .
C’è poi un altro fattore che è andato a sovrapporsi alla situazione attuale. E' infatti di questi giorni l’entrata in vigore della nuova legge sull'editoria che permette sconti fino ad un massimo del 5% (prima era il 15%; per lo scolastico il ribasso arriva al 15% e per le promozioni promosse dalle case editrici passa dal 25 al 20%) il che, per piattaforme di vendita online quali Amazon e Ibs, come per altre, risulta non così conveniente la vendita dei prodotti librari. Infatti pare che stiano tirando il freno a mano e che i corrieri girino meno del solito. E non c’entrerebbe solo l’epidemia. Comunque sia, un po’ in modo autonomo e un po’ in modo organizzato, la situazione è in pieno movimento anche in Trentino. All’Arcadia di Rovereto arrivano molte richieste telefoniche (0464 755021 dalle 9 alle 12 dal lunedì al sabato) e tramite email (info@libreriarcadia.com). «Da un po’ tutta Italia – sottolinea il titolare, Giorgio Gizzi – visto che abbiamo l’autorizzazione per la spedizione con i corrieri». Inoltre, la libreria di via Fratelli Fontana ha messo a punto cinque kit ognuno composto da tre libri suddivisi tra gialli, viaggi, “per cuori in gabbia, ovvero per coppie”, in crisi o meno, “per sorridere”, che ce n’è bisogno e “per intenditori”. «Ma sono kit modulabili - precisa Gizzi - a seconda delle esigenze del lettore che si mette in contatto con noi e fa quattro chiacchiere manifestandoci le proprie esigenze». Inoltre, ogni sabato, quindi anche oggi, dalle 18 alle 19 diretta Facebook con lettura di alcuni brani tratti da libri che, causa coronavirus, sono passati giocoforza un po' sottotraccia. Chi, invece, andasse a prendersi il giornale, nell'edicola “La coscienza di Zeno” di via Garibaldi troverà un angolo con le ultime novità proposte dall’Arcadia. Un buon modo per fare la “spesa”, tra giornali e libri. Andrea Mattei dell’Athena di Pergine sta invece pensando di attivarsi via email con la propria clientela che ha già fatto delle ordinazioni per recapitare in qualche posto i libri arrivati. «Mi auguro – afferma – che una volta passato il picco dell’epidemia si possa pensare, a livello governativo, di permettere alle librerie di poter aprire qualche ora al giorno, con tutte le precauzioni del caso. Visto anche che l’invito, un mantra, è quello di leggere in queste lunghe giornate passate a casa».
Chi prende in mano il telefono e si fa una chiacchierata con i propri clienti è invece Lisa Orlandi della Piccola Libreria di Levico Terme. «Certo, mi metto in contatto con loro tramite email, Skype ma anche newsletter – afferma – Fornisco qualche utile consiglio e poi c’è il piacere di sentirsi, di scambiarsi un sorriso». Lisa Orlandi ha inoltre aderito all’iniziativa “Libri daAsporto”, promossa dai piccoli editori e dalle librerie indipendenti. In questo modo, come detto, telefonando alla sua libreria (0461 701419) e facendo l'ordinazione, i libri arrivano a casa tramite corriere. «Certo che la nuova legge sull’editoria è positiva – risponde, a domanda, Simone Berlanda dell'Ancora di Trento (ex Artigianelli) – Quello che ci si augura, di conseguenza, è che adesso le case editrici abbassino i prezzi di copertina che sono ancora troppo alti”. Riguardo la situazione odierna il direttore della libreria di via Santa Croce ricorda che “si è deciso di non aprire le vendite online tramite corriere”. “Lo abbiamo fatto – afferma – per tutelare la salute sia dei dipendenti che, per soddisfare gli ordinativi sarebbero dovuti stare in negozio, che dei corrieri destinati a portare i libri a domicilio».
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