“Gong!” domani allo Zandonai tra musica, solidarietà e poesia

ROVERETO. Domani, sabato 23 novembre il Teatro Zandonai di Rovereto aprirà le porte alla solidarietà. Uno spettacolo a base di musica e poesia, denominato “Gong!”, inizierà alle 21, e vedrà...


Giuseppe Segala


ROVERETO. Domani, sabato 23 novembre il Teatro Zandonai di Rovereto aprirà le porte alla solidarietà. Uno spettacolo a base di musica e poesia, denominato “Gong!”, inizierà alle 21, e vedrà avvicendarsi sul palco del teatro un nutrito numero di protagonisti, tra cui spiccano il quartetto di Lorenzo Frizzera (con Ivan Tibolla al pianoforte, Michele Bazzanella al basso, Giorgio Zanier alla batteria), la vocalist Greta Marcolongo, il Trio d’archi Broz, il Trio Connected di Stefano Giordani, il Coro Note di Classe, la Irish Band di Pietro Berlanda, SovverSamba. Il tutto scandito dal suono di un simbolico gong, che separerà le varie performance, ma agirà anche da stimolo per lo scopo della serata, di cui ci parla il chitarrista roveretano Frizzera, che insieme a Greta Marcolongo è direttore artistico e tra i promotori più attivi dell’iniziativa: «Tutto nasce dall’iniziativa volta a raccogliere fondi per alimentare progetti delle scuole di musica in Paesi poveri. Ne sono coinvolte l’Associazione non profit Updoo World e la Onlus Spagnolli-Bazzoni, con il sostegno del Comune di Rovereto. Sul palco ci saranno tanti musicisti, rappresentanti di generi diversi: musica classica, folk, brasiliana, electro-jazz, musica corale. La serata Gong vuole sottolineare e mettere in evidenza, grazie anche all’alternarsi di decine di musicisti sul palco, come l’arte della musica possa essere mezzo di coesione, scambio e beneficio. Se volete darci una mano, questa è l’occasione giusta. In teatro ci saranno pure le chitarrine low-cost: un’ottima idea per regalo natalizio».

Le piccole chitarre artigianali a basso costo, conosciute con il nome Chiquitica, sono ormai strumenti mitici delle iniziative di solidarietà sociale: costruite con materiali poveri, come cartone, legno e bava da pesca, sono a tutti gli effetti strumenti dignitosi per lo studio e hanno permesso l’avvicinamento alla musica di tanti bambini in scuole dell’Africa, dell’America Centrale. L’attività di Frizzera per la diffusione della cultura musicale nelle aree meno fortunate del mondo risale ormai a molti anni fa, quando nel 2011, in occasione del soggiorno di un mese in Burundi, insegnò la musica ai ragazzi delle baracche di Bujumbura, insieme al compianto batterista Carlo Alberto Canevali. Un’esperienza forte, che per Frizzera scaturì in un soggiorno successivo a Cuba, nel 2013, in cui la musica e i rapporti umani si mescolarono ancora, in un unico orizzonte di vita. «Da allora – ci ricorda ancora il chitarrista -, abbiamo dato vita alla prima scuola di musica del Burundi, a un’altra scuola in uno sperduto paesino cubano, a una sala di musica in un orfanotrofio rumeno. Abbiamo inoltre svolto molte giornate di sensibilizzazione nelle scuole elementari e medie, abbiamo dato vita ad una comunità creativa di musicisti, chiamata Kapuziner Strasse, che ogni anno compone musica originale a sostegno di questi progetti». Biglietti per la serata a 10 euro; per i giovani fino ai 16 anni 5 euro. Acquistabili anche sul portale di Primi alla prima.













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