Garda-New York, con Sara Fruner si va alla ricerca dell’istante largo 

Novità. Il primo potente romanzo della scrittrice e poetessa trentina che ora vive negli Stati Uniti. Ma anche l'anima e le storie di Nevo, una scuola sui binari alla frontiera, dodici "donnine" e tutto sui funghi  


carlo martinelli


L’ISTANTE LARGO di Sara Fruner (Bollati Boringhieri, 286 pagine, € 15)

“Se dovessi spiegare la consapevolezza, l’illuminazione, la comprensione, lo farei rappresentando qualcosa che si allarga. Cosa facciamo quando abbiamo un’intuizione? Sgraniamo gli occhi, apriamo la bocca, allarghiamo il sorriso. Ecco il perché del titolo”. Parola di Sara Fruner, che con il suo romanzo d’esordio - certa fascinazione, sicura scrittura, avvolgente trama - sta conquistando spazio e lodi. Di lei - nata a Riva del Garda, traduttrice dall’inglese, poetessa, dal 2017 vive a New York - un grande scrittore come Andrè Aciman (“Chiamami con il tuo nome”, “Cercami”) dice: ”Con una scrittura brillante, tersa e profonda accompagna il lettore in un mondo che vibra di gioventù, dove intuizioni e scoperta generano una lucidità introvabile nella narrativa contemporanea. Fruner è una maga della parola”. Lei descrive questa sua prima opera in prosa come un testo stratificato, da leggere come un haiku o come un compendio letterario, lasciandosi trasportare in una rete fitta di rimandi e riferimenti letterari. Un po’ romanzo “di formazione”, un po’ detective-story identitaria, ha al suo centro la storia di un ragazzino e del suo mondo famigliare. Fruner racconta in modo genuino l’adolescenza fatta eccessi, tenerezza, pericolosità. La storia è quella di Macondo, 15 anni, quoziente intellettivo da capogiro, lettore vorace con il mito di Sherlock Holmes e Martin Mystère, una passione inconfessata per l’amica Bea. Vuole scoprire che cosa c'è nel suo passato. Ma l'amatissima nonna, l’anticonformista artista cilena Roçío Sánchez, che pur conosce ogni verità, è determinata a rivelargliela solo dopo il traguardo della maggiore età: nel frattempo custodisce ciò che c'è da custodire dentro una scatola inaccessibile, lassù, sull'ultimo scaffale del suo studio. Animo da detective, e scatola fuori portata, Macondo comincia un’indagine personale, raccogliendo indizi e aneddoti che carpisce dalla tribù di amici di Roçío spesso radunati a casa loro, e dai foglietti che la nonna gli scrive strappandoli da un blocchetto che porta sempre appeso al collo: un intervento alla gola le ha portato via la voce e lei rimedia così, matita alla mano. Pagine che si fanno ricordare, quelle di Sara Fruner. Che il protagonista si chiami Macondo, non sorprende. Ricorda: “Ho letto ‘Cent’anni di solitudine’ di Márquez a 16 anni. Mi è entrato sotto pelle, e solo dopo tanti anni sono riuscita a decodificare il codice che mi aveva lasciato dentro, e che si è materializzato in un ragazzo, il protagonista del mio istante largo…”

SOLI E PERDUTI di Eshkol Nevo (Neri Pozza, 264 pagine, € 17,50)

Moshe Ben Zuk, braccio destro del sindaco della Città dei Giusti in Israele, vive nel rimpianto di non aver vissuto fino in fondo l’amore per Ayelet. Per questo si rifugia nel lavoro. E quando un ricco ebreo americano, chiede il permesso di costruire un mikveh (la sala da bagno destinata alle cerimonie di purificazione) in cambio di una grossa donazione, Moshe individua il luogo dove edificarlo in “Siberia”, un quartiere dove un gruppo di immigrati russi vive nel rispetto degli antichi usi e costumi. In una irresistibile commedia degli equivoci generata da eventi inaspettati, il mikveh si rivela miracoloso per ragioni tutt'altro che pure e immacolate, coinvolgendo tutti i personaggi della vicenda su piani diversi: c’è chi viene arrestato, chi nutre sospetti, chi si immerge nelle acque e sente un forte stimolo erotico, e via dicendo. Ancora una volta l’autore de “La simmetria dei desideri” regala una vicenda ricca di anime e di storie.

LA SCUOLA SUI BINARI di Ángeles Donate (Feltrinelli, 206 pagine, € 16)

Alla frontiera tra Messico e Stati Uniti, in una stazione ferroviaria costruita in mezzo al nulla, c’è un treno fermo da tempo: all’interno, non ci sono scompartimenti, ma banchi di legno e una lavagna. Sulla porta una scritta: “Escuela Artículo 123”. È una delle scuole-vagone previste dal governo messicano per i figli dei dipendenti delle ferrovie, scuole ambulanti per famiglie nomadi per necessità lavorative. E’ qui che si intrecciano le storie di ragazzini pieni di sogni, come Ikal, Chico e Valeria, ma anche quella del maestro Hugo, ormai prossimo alla pensione, alle prese con la richiesta di alcuni politici di archiviare definitivamente quella scuola, un modello educativo giudicato inutile e antiquato.

E se fossero proprio quel vagone sperduto e la passione del maestro a nutrire i sogni e le speranze dei bambini?

QUELLA SPORCA DONNINA di Lia Celi (Utet, 248 pagine, € 16)

Sono signore della notte, cocotte, lucciole, meretrici, cortigiane, escort, ma al contempo poetesse, letterate, amanti e filosofe. Fin dall’antichità queste “donnine” conquistano città, re e generali, scrivono bestseller, diventano milionarie, intimorendo ed affascinando, perché capaci di sovvertire le norme del vivere civile, infrangendo ogni regola. In questo libro brillante Lia Celi racconta dodici storie di prostitute - da Rahab a Divine Brown, da Frine a Pearl DeVere, da Pelagia di Antiochia a Harriette Wilson - che hanno conquistato la libertà in tempi bui, rimanendo le uniche artefici del loro destino. Storie di epoche e latitudini diverse, con conclusioni talvolta felici, altre volte dolorose, ma sempre vissute con l’impeto di caratteri forti e volitivi.

FUNGHIPEDIA di Lawrence Millman (il Saggiatore, 206 pagine, € 16)

I funghi hanno stimolato la curiosità e l’immaginazione umana in tutte le culture: messaggeri di divinità ctonie o celesti, protagonisti di fiabe e leggende, fonti di ispirazione per gli artisti, ingredienti di medicine o droghe attraverso le quali intravedere realtà nascoste.I funghi costituiscono un regno variegato e imprevedibile che comprende lieviti, muffe e specie estremamente resilienti o specializzate che si nutrono solo di punte delle stalattiti nelle grotte, di foglie bagnate da urina d’alce o di radiazioni residue nelle centrali nucleari. Funghipedia raccoglie - a mo’ di dizionario, da Afilloforali a Zigomiceti - curiosità e descrizioni di questi organismi affascinanti, ma anche miti, tradizioni e notizie sulle non meno eccentriche vite di celebri micologi. Un compendio colto, profondo e, al tempo stesso, divertente che ci svela un regno della natura troppo spesso ignorato, ma fondamentale per la vita stessa sul pianeta Terra.

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