Fuck Me(n), tre studi sull’evoluzione del genere maschile 

Riparte #Teatrosbloccato. Da oggi disponibile la prima pillola del lavoro di Evoé!Teatro La compagnia roveretana ha attinto ai testi di tre drammaturghi contemporanei Al centro del lavoro tre protagonisti accumunati dall’avere un rapporto difficile con la mascolinità


Katja Casagranda


Trento. Non si fermano le residenze artistiche ospitate sul palco del #Teatrosbloccato del Centro Servizi Culturali S. Chiara. Dalla giornata di oggi, martedì 1 dicembre, è infatti disponibile la prima pillola video gratuita dedicata alla settimana di lavoro e ricerca che, dal 25 al 30 novembre, ha visto impegnata la compagnia Evoé!Teatro con le prove della loro nuova produzione dal titolo “Fuck Me(n) – Tre studi sull’evoluzione del genere maschile”.

Sui canali online dell’Ente (sito internet e social) sarà quindi possibile approfondire il nuovo spettacolo della compagnia roveretana, tratto dai testi di tre drammaturghi di importanza nazionale: “Il professore animale” di Gianpaolo Spinato, “Tracce mnestiche di un padre di famiglia” di Massimo Sgorbani, “Sunshine” di Roberto Traverso.

Tre monologhi di grande forza, ognuno con la propria identità, diretti dalla giovanissima regista umbra Liv Ferracchiati (che ha di recente ricevuto la menzione speciale della giuria alla Biennale Teatro di Venezia 2020 con il suo Platonov) ed interpretati da Giovanni Battaglia, Emanuele Cerra e Paolo Grossi.

“Fuck Me(n)” è un testo crudo, è una riflessione schietta sul superuomo o, come viene definito da Michele Serra su Repubblica, sul «Supermachismo rampante degli anni ’20 del nuovo millennio». Lo spettacolo mette in scena il racconto di tre tipologie di uomini, tre generazioni di maschi a confronto, che rappresentano tre figure dell’uomo contemporaneo: il potere, l’educazione e la paternità.

In questo spettacolo non c’è però giudizio, ma viene dato spazio alle confessioni di tre uomini, accomunati dal fatto di avere un rapporto controverso con l’essere maschi. Tre personaggi sicuri, apparentemente inossidabili e tremendamente certi che loro non possono sbagliare mai, e se lo fanno non è certo per colpa loro.

I tre autori hanno scelto temi forti: un professore universitario disgustosamente cinico ed erotomane, abituato a barattare il proprio potere con favori sessuali (“Il professore animale”); un giovane padre alle prese con un senso di colpa inespiabile per aver dimenticato in auto il figlio piccolo, causandone la morte (“Sunshine”), e infine, in “Tracce mnestiche di un padre di famiglia”, l’uomo irrisolto che non riesce a separare l’amore e la sessualità dalla violenza, istigando anche il proprio figlioletto a comportamenti tutt’altro che edificanti. La storia è stata pensata nella contemporaneità; anche se il protagonista è un padre che rievoca gli incontri di boxe di Alì e Foreman, certe coordinate culturali sono rimaste immutate. Il mito della forza fisica è più vivo che mai, persino il cinema ci rimanda ancora oggi l’idea dell’uomo forte, dell’eroe maschile che, seppur a fin di bene, si misura con la violenza. Proprio in quest’ultimo monologo, firmato da Sgorbani, la drammaturgia sottile e affilata come una lama penetra nei meandri del sentire maschile, in sentimenti e pensieri terribili, inconfessabili ma tristemente reali. Perché, come afferma l’autore, la forma del monologo è “rappresentazione di mondi interiori Il monologo, inteso soprattutto come monologo interiore, si svolge in un flusso ininterrotto che attualizza di continuo il passato, lo rimugina, lo trasfigura, lo ripropone in veste di presente. Pezzi di passato sono sempre presenti, come la prima nota di una sinfonia è comunque presente nell’ultima. È un fardello ingarbugliato e che si ingarbuglia a ogni piè sospinto e che, in quanto flusso ininterrotto, si caratterizza non solo per le parole significanti, ma per le caratteristiche stesse del fluire, dello scorrimento soggetto a movimenti ritmico/musicali”. Per scoprire ulteriori dettagli sul progetto di Evoè!Teatro l’appuntamento è online, sui canali virtuali del Centro (sito internet e social), con le pillole video gratuite del #Teatrosbloccato che, a partire da oggi (e per i giorni successivi), presenteranno il lavoro e le riflessioni che hanno caratterizzato questa settimana di residenza, raccontata direttamente dalla voce dei protagonisti. Per maggiori informazioni visitare comunque, come sempre, il sito www.centrosantachiara.it













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