Valdecir, l’italobrasiliano che ascolta gli anziani  

Pianezzer, di origini trentine (di Vigolo Vattaro) nel tempo libero fa compagnia a persone di età avanzata, ma ancora lucide, che gli raccontano le loro storie  


di Carlo Bridi


CALDONAZZO . In un tempo in cui prevalgono gli egoismi, la ricerca spasmodica del dio denaro, fa un certo effetto la storia di un giovane laureato brasiliano che passa parte delle sue giornate nell’assistere anziani sia di Caldonazzo che di Levico e Vigolo Vattaro. Parliamo di Valdecir Pianezzer, 40 anni, già protagonista delle cronache per aver fatto causa al Ministero degli Interni, che per una norma assurda legata alla concessione della cittadinanza, gli ha fatto perdere il posto di lavoro e costretto a vivere di espedienti per 4 anni, finché l’agognata pratica di riconoscimento della cittadinanza italiana è stata accolta.

Valdecir, è discendente di un Pianezzer che nel 1875 lasciò il paese natio di Vigolo, sul medesimo piroscafo sul quale si è imbarcata anche santa Paolina, al secolo Amabile Visintainer, con la sua famiglia per emigrare in Brasile. «Per me - afferma Pianezzer - il ritorno a Vigolo per la prima volta nel 2005 dopo 130 anni da quando i miei avi l’avevano lasciato, io primo della discendenza - è stata una fortissima emozione».

Da qualche anno Valdecir ha deciso di dedicare il tempo libero a far compagnia agli anziani. «È un’esperienza meravigliosa, che fa molto bene a loro perché possono rompere la solitudine, ma fa tanto bene anche a me» ci confida. «Recentemente ho saputo che la più anziana di Vigolo Vattaro, Cesarina Nicoletti in Bridi di 100 anni, vive a Bolzano. Sono andato a trovarla, è stato emozionate per lei che ricorda con tanto affetto il paese di Vigolo, ma anche per me. Mi ha raccontato con grande lucidità che conosceva anche la “Minica Menegola”, Domenica Panezzer, parente di S. Paolina, che era incaricata dal parroco di fare le particole. Ma tutti questi anziani sono una sorpresa, pur avendo spesso più di 100 anni hanno una lucidità mentale eccezionale e mi raccontano delle storie molto interessanti. Le più belle intendo memorizzarle per poi lasciarle alle nuove generazioni. Fra le tante sorprese a Vigolo, ho incontrato la Maria Piazzera, 94 anni, che mi ha detto di aver parenti in Brasile, proprio nella mia città natale: Jlaragua do Sul, una città di 180 mila abitanti».

Ma com’è nata questa sensibilità per l’assistenza? «Fin dall’Università in Brasile - risponde Pianezzer - svolgevo attività di volontariato in ospedale, anche perché puntavo ad una laurea in medicina, cosa che non ho potuto fare perché la mia famiglia non aveva le risorse da mantenermi agli studi, quindi ho dovuto ripiegare su una laurea in amministrazione e sicurezza del traffico. Ma questa sensibilità nei confronti del prossimo mi ha accompagnato per tutta la vita».

Valdecir da persona sempre attiva ed entusiasta, ha voluto ripercorrere a ritroso la storia della sua famiglia ed è risalito fino al 1603, riuscendo a ricostruire l’albero genealogico fin da allora. «La mia famiglia - conclude - proviene dal maso Pianezza, nella frazione di S. Vito di Pergine, da dove si è trasferita a Vigolo Vattaro».













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