Undici prove di autonomia per tre giovani disabili 

Il progetto. La sperimentazione è partita a Torcegno in un alloggio messo a disposizione dal Comune. Le 14 famiglie coinvolte per nove mesi hanno fatto insieme un percorso di preparazione


Marika Caumo


Valsugana. Dopo un percorso insieme alle famiglie durato nove mesi, nella seconda metà di novembre ha preso il via anche la parte sperimentale del progetto “Andiamo a vivere assieme? Costruire il dopo di noi durante noi”, un progetto abitativo destinato a nuove esperienze di vita in autonomia da parte di alcune persone disabili, promosso dalla Comunità Valsugana e Tesino e co-progettato dal Servizio sociale con la cooperativa CS4. La finalità è di consentire ai giovani coinvolti di fare un’esperienza fuori casa e, assieme a dei coetanei, avere la possibilità di cooperare nella creazione degli spazi, dei momenti condivisi e di prendersi cura dei compiti tipici della gestione della vita domestica.

L’alloggio che ospita questo percorso si trova a Torcegno: è stato messo a disposizione dal Comune ed è stato sistemato grazie anche al prezioso apporto di volontari, oltre che delle famiglie stesse, dando di fatto ancora più valore all’esperienza.

A seguito degli incontri di presentazione sono state ben 14 le famiglie che hanno aderito al progetto, approfondendo il tema del “Dopo di noi” e partecipando ai focus group, i quali hanno portato alla definizione del percorso ed all’individuazione delle tre persone che saranno protagoniste della sperimentazione.

«Il progetto è costruito dal basso ed intende offrire al territorio e alle famiglie con persone disabili, l’opportunità di fruire, attraverso una progettazione partecipata, il supporto necessario per gestire la quotidianità e per legittimare le esigenze dei loro cari, guardando al futuro con maggior serenità. – spiega Giuliana Gilli, vicepresidente della Comunità di Valle – S’intende quindi rispondere al bisogno delle persone con disabilità di sperimentare dei percorsi di autonomia personale, valorizzando le potenzialità di ciascuno, in una situazione abitativa accogliente e in un contesto che possa favorire le relazioni interpersonali, l’integrazione e l’inclusione».

Le stesse famiglie saranno ora coinvolte nella programmazione di 11 weekend di permanenza, fino ai primi mesi del 2020. Questo periodo fornirà elementi utili all’osservazione delle dinamiche individuali e di gruppo, all’individuazione delle reali necessità delle persone: partendo da queste, educatori e operatori, coordinati dal referente di progetto e dalla psicologa, potranno costruire una progettazione educativa. Soddisfatte del percorso Maria Angela Zadra, responsabile del Servizio sociale della Comunità ed Anna Orsingher, direttrice della Cooperativa CS4 di Pergine Valsugana, le quali sottolineano come attraverso questo progetto, co-costruito anche con l’apporto dei diretti interessati, si compia un passo avanti importante, ampliando e creando nuove possibilità di autonomia anche per quei cittadini che si trovano in una situazione di maggior fragilità.













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