Un grande impianto di macinazione

CASTELNUOVO. Ciò che non si riesce a smontare manualmente viene inserito nel grande impianto di macinazione (foto in basso a sinistra): un quadrimotore con 52 lame che sbriciola le carcasse degli...



CASTELNUOVO. Ciò che non si riesce a smontare manualmente viene inserito nel grande impianto di macinazione (foto in basso a sinistra): un quadrimotore con 52 lame che sbriciola le carcasse degli apparecchi in pezzi più piccoli di 5 cm e suddivide il materiale tra ferroso, non ferroso (rame, ottone, alluminio...), plastica, vetro. È molto importante questa separazione perché più il materiale è puro, più è prezioso. «Da noi entra rifiuto ed esce rifiuto», spiega Alessandro, ricordando che più si seleziona, più si riesce a dividere il materiale, e più questo acquista valore. Per esempio i toner vengono recuperati: «Un anno fa abbiamo acquisito una piccola azienda di Isera, nostra cliente, che raccoglieva i toner e li selezionava, perché alcuni possono essere rigenerati e altri no. Ora i toner che raccogliamo li portiamo lì, dove si divide il materiale che va a recupero energetico da quello che viene venduto ad aziende che poi lo rigenerano». Un settore con molte potenzialità di sviluppo questo, Alessandro e Roberto avevano visto giusto. «Non abbiamo mai avuto una crisi e siamo cresciuti ogni anno. Materiale ce ne sarà sempre di più, anche se è sempre meno ricco», ricorda Alessandro. Insomma, non fanno più lavatrici, pc e cellulari di una volta. (m.c.)













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