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«Stroppa, nessun tradimento» 

Agire si schiera con l’assessore. Bettega lascia, Cia lo attacca


di Marika Caumo


BORGO. Nessun personalismo né tradimento di Stroppa, sempre fedele al programma di governo comunale. Altri, al contrario, non sono stati così trasparenti. Questo emerge dalla conferenza stampa di Agire per il Trentino, che Claudio Cia ha convocato ieri al bicigrill di Castelnuovo a seguito del comunicato dei due gruppi di maggioranza di Borgo in cui esprimono massimo sostegno al sindaco Fabio Dalledonne alle prossime provinciali, prendendo le distanze dall'assessore Rinaldo Stroppa, che ad ottobre si candiderà con Agire. Un incontro - presenti anche l'altra candidata valsuganotta Loretta Capri, il coordinatore locale Massimiliano Trentin, il sindaco di Segonzano Pierangelo Villaci e la consigliera di Garniga Serena Romeo - per esprimere totale sostegno e vicinanza a Stroppa.

Cia parte dal “famoso” documento dell’ottobre 2017, in cui la maggioranza si impegnava a sostenere Dalledonne a Trento (con le future dimissioni, oltre che del sindaco, anche di Stroppa) e il vicesindaco Galvan a Borgo: «A quanto pare Stroppa dà fastidio, indipendentemente da Agire visto che quel documento è stato fatto prima che lo stesso aderisse al movimento. A seguire si è sentito libero di fare le proprie scelte, entrando in Agire - ha spiegato Cia - Stroppa ha sempre mantenuto fede al programma di governo delle elezioni comunali del 2009 e del 2015. È curioso che oggi ci sia chi lo accusa di tradimento per il semplice fatto di non assecondare iniziative che nulla hanno a che vedere con quel programma e che sono frutto di accordi carbonari finalizzati a soddisfare ambizioni personali».

Cia ricorda inoltre che nel programma di governo di Borgo «da nessuna parte è scritto che ci sarebbe stata la staffetta tra sindaco e vicesindaco. Dalledonne nel 2009 poi aveva detto che non avrebbe fatto come i suoi predecessori. Certo è legittimo cambiare, ma non si metta in discussione Stroppa di non attenersi alla linea politica. Quale? Non certo quella programmatica». Continua Cia: «Voglio credere che anche Dalledonne questo documento lo abbia subito, Stroppa sa che quando si dimetterà il sindaco a lui verranno tolte le deleghe. Ma nel 2013 all'assessore Galvan, candidato con Progetto Trentino, non furono tolte. Due pesi e due misure?». I rappresentanti di Agire hanno ricordato che «tutti hanno diritto di portare il loro contributo, candidandosi. Poi sarà la gente a scegliere. Questa è democrazia, altrimenti parliamo di dittatura. La nostra lista sarà formata per un terzo da amministratori, e questo fa paura».

Altra questione, l'assessore Luca Bettega. Anche lui aveva aderito ad Agire ed era stato nominato vice-coordinatore della Valsugana: «Ha sostenuto il documento che avallava la staffetta Dalledonne-Galvan e le dimissioni di Stroppa senza nemmeno parlarne col gruppo, mancava alle nostre conferenze ma era uditore alla presentazione di Civica Trentina. L'ho fatto notare e lui si è tolto da Agire qualche giorno prima che uscisse questo nuovo comunicato contro Stroppa. Noi non mandiamo via nessuno ma chi resta deve farlo con trasparenza», conclude Cia.













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