Rolle, viabilità rimessa in discussione 

L’assessore Gilmozzi: «La variante per Busa Bella sarebbe la migliore ma possiamo rivederla, così come il Protocollo»


di MariaCristina Bettega


PRIMIERO SAN MARTINO. Si è svolta ieri sera all’auditorium di Primiero la presentazione del progetto vincitore del bando di gara per mettere in sicurezza la viabilità della strada statale 50 del Passo Rolle. Un tema molto discusso che per la sua importanza rientra anche nel Protocollo d’Intesa siglato nel 2015 tra i Comuni d’ambito, la Comunità, l’ente Parco e gli Operatori locali e la Provincia di Trento. A presentare il progetto l’assessore alle infrastrutture e ambiente Mauro Gilmozzi, l’ingegner Carlo Benigni e l’architetto Gianfranco Zellin, ad ascoltare un’assemblea numerosa di cittadini provenienti da tutti i paesi del Primiero e del Vanoi.

La Provincia aveva considerato già nel 2014 delle soluzioni per porre rimedio al problema valanghe e alla conseguente chiusura della strada, tra le ipotesi era stata presa in considerazione quella di intervenire con reti paravalanghe su punta Rolle, quella della galleria artificiale (750 metri di lunghezza molto impattante secondo i tecnici) e quella di riorganizzare la viabilità ristudiando un tracciato in un’ area più sicura. Dopo aver preso in esame le varie possibilità, la soluzione migliore è sembrata proprio quella di ristudiare un nuovo tracciato che interessa l’area della Busa Bella. L’ipotetico tacciato avrebbe 46 metri di lunghezza, con pendenza del 9% e una percorrenza di 70 km orari, sarebbe esterno alle aree valanghive, su fondovalle non interferirebbe con altre infrastrutture, il vecchio tracciato verrebbe rinaturalizzato. La strada statale da malga Fosse a Passo Rolle diventerebbe un sentiero largo 3 metri con raccordi naturali, il mantenimento del tratto di strada tra il punto d’innesto e malga fosse verrebbe realizzato demolendo l’asfalto e ripavimentando la strada con un calcestruzzo drenante e pigmentato che assume le caratteristiche di un percorso sterrato, non sarebbero nemmeno necessarie opere di para valanghe e non ci sarebbero nemmeno interferenze con la pista da sci di rientro, inoltre la linea telefonica verrebbe interrata. Secondo gli studi la strada attuale del Rolle per la consistenza della roccia oggi non sarebbe nemmeno più realizzabile perché è molto scadente sotto il profilo geologico ed esposta al rischio valanghe.

Molto partecipata è stato il dibattito post presentazione, numerose le perplessità ed i dubbi sollevati dai presenti, a cui l’assessore Gilmozzi ha risposto: «Non vogliamo imporre nulla a nessuno, quella della strada per noi è la migliore. Teniamo anche noi al paesaggio, venite ad approfondire e chiarire i dubbi che avete, i progetti sono disponibili. Arriviamo fino in fondo con serietà come fatto finora. Non usiamo la viabilità del Rolle per la propaganda elettorale. Non abbiamo scelto questa soluzione per risparmiare, ha il pregio di costare meno e questo ci permette di realizzarla più in fretta. E’ la soluzione meno impattante per una zona dolomitica partimonio dell’umanità. Ci siamo confrontati con i paesaggisti, con la zona aree protette della Provincia. Guardiamola insieme e approfondiamola. Nessuno impone nulla però quello che auspico è che si vada avanti perché questa è una buona soluzione altrimenti possiamo riveder il protocollo ma le motivazioni devono essere però forti».

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