Raddoppio Statale 47, progetto pronto tra un anno e mezzo

Valsugana. «E’ un’opera prioritaria alla quale abbiamo destinato 61 dei 203 milioni previsti dal nuovo Documento di programmazione settoriale, approvato venerdì scorso dalla giunta». Così il...



Valsugana. «E’ un’opera prioritaria alla quale abbiamo destinato 61 dei 203 milioni previsti dal nuovo Documento di programmazione settoriale, approvato venerdì scorso dalla giunta». Così il presidente, Maurizio Fugatti che ieri pomeriggio, in Provincia a Trento, insieme ai tecnici del Dipartimento infrastrutture e trasporti, ha presentato ai sindaci dei Comuni interessati gli esiti della fase di pubblica concertazione durante la quale sono state raccolte le osservazioni di cittadini e amministratori comunali in relazione al raddoppio della strada statale della Valsugana fra Castelnuovo e Grigno.

L’opera prevede una serie d’interventi integrati atti a garantire la separazione del traffico veicolare di transito da quello locale, per rendere l’importante arteria di collegamento fra Trentino e Veneto più scorrevole e sicura. La soluzione ritenuta maggiormente compatibile con l’attuale contesto e finanziariamente sostenibile, è quella di realizzare una nuova strada a due corsie che verrà utilizzata per il traffico d’attraversamento, mentre la vecchia strada, messa in sicurezza negli ultimi anni, servirà per l’accesso ai centri abitati. Con tale soluzione, si evidenzia nel documento presentato oggi agli amministratori di Ospedaletto, Castel Ivano, Grigno, Castelnuovo e Scurelle, sarà possibile avere un maggiore controllo dell’accesso del traffico pesante dal Veneto. Tale scelta, inoltre, non pregiudica potenziamenti futuri relativamente all’evoluzione della domanda di traffico.

«Vista l’importanza e l’urgenza di questo intervento – ha evidenziato Fugatti – abbiamo inserito l’opera fra quelle per cui sono previsti dei meccanismi che ci permettano di semplificare e velocizzare il processo di realizzazione, oltre che la presenza di un “facilitatore” che seguirà tutto l’iter».

Terminata la fase di concertazione partirà ora quella di progettazione che richiederà all'incirca un anno e mezzo.













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