Lo ricorda l’Associazione pescatori dilettanti Primiero 

«La cattura del salmerino è vietata al lago di Noana»

Primiero. L’Associazione pescatori dilettanti Primiero invita i pescatori, che frequentano il lago Noana, ha prestare la massima attenzione alle catture di “Salmerino alpino” e lo fa con un...



Primiero. L’Associazione pescatori dilettanti Primiero invita i pescatori, che frequentano il lago Noana, ha prestare la massima attenzione alle catture di “Salmerino alpino” e lo fa con un comunicato dove aferma chiaramente che è «vietata la detenzione in base all’articolo 6 comma d del Regolamento associativo e che il salmerino pescato deve essere liberato prontamente, prestando la massima attenzione nella slamatura; se la boccata è profonda, si deve tagliare la lenza».

Il salmerino alpino assomiglia molto alla trota, appartenendo alla stessa famiglia (Salmonidi). Si distingue per assenza di denti sul vomere (palato dei pesci); pinne ventrali aranciate e bordate di bianco; assenza di punteggiatura rossa sui fianchi.

Semina sperimentale

«La sperimentazione dell’introduzione del salmerino alpino (Salvelinus alpinus) nel lago Noana – spiega il presidente dell’Associazione pescatori dilettanti Primiero, Mario Scalet – iniziata nell’autunno 2017 in collaborazione con l’Ufficio faunistico della Provincia, sta ottenendo degli ottimi risultati. Il materiale di ripopolamento proviene dal centro di Molveno e il ceppo utilizzato è quello del lago di Costabrunella nel Tesino. Questo lago ha caratteristiche simili a quello di Val Noana, anche se posto ad una quota superiore. I pesci introdotti, della misura di 6-9 cm, hanno già raggiunto, in un anno e mezzo, lunghezze superiori ai 30 cm. Si pensi che le trote fario, di pari età, raggiungono i 20 cm. L’obiettivo della sperimentazione è che il salmerino si riproduca naturalmente in loco, come avviene già per la trota fario, che nel tardo autunno abbandona il lago e risale il torrente Gisinozza per deporre le uova. Il salmerino alpino è considerato un relitto glaciale e quasi del tutto scomparso dal Primiero. E’ presente solo nei laghi di Bocche e Iuribrutto. Recentemente è stato introdotto anche nel lago di Reganel dall’Associazione pescatori del Vanoi». R.B.













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