L’ex municipio di Agnedo casa dell’arte di Eugenio Prati 

Il museo. Il Comune di Castel Ivano acquisterà 15 opere dell’artista e realizzerà attività culturali in accordo con il Mart. L’assessore: «E questo sarà il vero valore aggiunto del progetto»


Fabio Franceschini


Castel ivano. L’attesissimo progetto culturale denominato “Casa delle arti Eugenio Prati” è finalmente divenuto realtà. Con soli due voti contrari il consiglio comunale di mercoledì scorso ha, infatti, dato il via libera all’acquisto di 15 opere del rinomato artista locale Eugenio Prati oltre all’accordo di comodato con il Mart di Trento e Rovereto che permetterà la realizzazione di innumerevoli attività culturali.

Il progetto culturale

«Un progetto – spiega l’assessore alla cultura Giacomo Pasquazzo – che è frutto di un percorso costruito e condiviso nel tempo, ma soprattutto fondato su un’idea: quella di custodire ciò che è giunto fino a noi dal passato, in particolare l’estro, il talento e la genialità dell’arte». Con l’acquisizione di questa collezione, circa 230 mila euro di spesa, il Comune di Castel Ivano diventerà uno fra i maggiori proprietari di opere dell’artista. «In caso contrario, la collezione del Prati avrebbe potuto disperdersi in mille rivoli – sottolinea Pasquazzo – senza poter essere resa accessibile al pubblico. Un rischio evidente che è stato evitato grazie all’impegno dell’Amministrazione».

La sede permanente

Con la finalità di realizzare una sede espositiva permanente per divulgare al meglio la conoscenza dell’artista ottocentesco «verrà creato uno spazio aperto dedicato all’arte all’interno dell’ex municipio di Agnedo – spiega l’assessore – che prenderà per l’appunto il nome di Casa delle Arti. Le attività culturali qui proposte saranno, inoltre, programmate in stretta collaborazione con il Mart. È, infatti, questo il valore aggiunto e fondamentale del progetto: rientrare in un orizzonte più ampio». La sede espositiva farà quindi parte di un circuito a dimensione provinciale e non solo, che permetterà al Prati e allo stesso territorio di Castel Ivano di porsi quale punto di indubbio interesse nello scacchiere artistico ed espositivo trentino.

Spazio multimediale

«Vogliamo che questa Casa sia uno spazio in cui la curiosità per l’arte possa unirsi alla multimedialità – aggiunge Pasquazzo – una vetrina della creatività e della riflessione, dell’originalità e dei talenti. Uno spazio culturale a 360° che ruoterà non solo attorno alla figura di Prati, ma in cui potranno trovare spazio ed essere ricordati artisti come il giovane Albano Tomaselli, i fratelli Weiss oppure il pittore Danieli, testimoni di epoche storiche nelle quali l’estro dei valsuganotti ha fatto breccia a livello internazionale». «Grazie a questo progetto – conclude l’assessore – potremo intercettare la curiosità che solo alcune opere sanno creare, cogliere il talento di chi ci ha preceduto, ma soprattutto valorizzare quel patrimonio che utilizza un linguaggio unico e irripetibile: l’arte».













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