Il Primiero può contare  sul nuovo pronto soccorso 

Sanità oltre confine. La struttura di Feltre, inaugurata lo scorso 8 agosto, pronta ad accogliere le emergenze sanitarie della valle trentina. I lavori realizzati con il contributo della Provincia



Primiero. Da lunedì scorso il nuovo Pronto Soccorso dell’Ospedale di Feltre si è trasferito nella sua nuova sede situata all’interno della “Piastra chirurgica”, la complessa struttura che sarà ultimata a fine 2019. L’inaugurazione ufficiale era avvenuta l’8 agosto scorso, alla presenza del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, numerosi amministratori comunali del Bellunese, del Feltrino e, in rappresentanza del Primiero, il presidente della Comunità di valle, Roberto Pradel. Gli abitanti di Primiero, infatti, dal punto di vista sanitario, come ha sottolineato durante la cerimonia di inaugurazione il direttore generale dell’Ulss n. 1 Dolomiti, Adriano Rasi Caldogno, fanno capo principalmente all’ospedale di Feltre.

Il nuovo pronto soccorso ha le seguenti caratteristiche: zona intensiva composta da due “shock room” per il trattamento contemporaneo di 4 pazienti; zona “open space” per le attività di monitoraggio e gestione del paziente; zona “Obi” (osservazione breve intensiva) controllata tramite sistema televisivo e monitoraggio multiparametrico; ambulatorio codici bianchi; ambulatorio per le donne vittime di violenza; zone d’attesa con supporti per il confort della persona; aree di servizio.

Ricordiamo che sempre all’interno della “Piastra”, nel dicembre scorso era stata aperta la nuova sede della Radiologia; la “Piastra”, pronta a fine anno, sarà completata con le 7 sale operatorie, la Rianimazione e la centrale di sterilizzazione. L’investimento per la realizzazione dell’intera “Piastra” ammonta a 40 milioni e 800 mila, di cui 27 milioni per le opere civili e impiantistiche e 13 milioni e 800 mila per le attrezzature tecnologiche ed arredi. Inoltre è bene sapere che per la “Piastra chirurgica” le fonti di finanziamento sono state 19,7 milioni della Regione, 7 milioni attraverso l’art. 20, 11,9 milioni attraverso un mutuo dell’Ulss, 2 milioni attraverso il “Fondo comuni confinanti” - quindi fondi provenienti dalla Provincia di Trento - e 0,2 milioni concessi dalla Cariverona, per un totale appunto di 40,8 milioni.

Un ultimo dato: nell’anno 2018 sono stati effettuati 32.379 accessi ospedalieri, dei quali più del 6% provenienti dal Primiero. Le prestazioni specialistiche più richieste, oltre alla diagnostica che comprende laboratorio analisi, anatomia patologica e radiologia, sono state in particolare emodialisi, riabilitazione, oculistica, ostetricia e gastroenterologia. R.B.













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