Il presepe di Scurelle incanta all’ombra del “Cupolone” 

Terminato l’allestimento. Domani una delegazione di 694 persone scenderà a Roma per assistere all’inaugurazione  in piazza San Pietro. La messa nella Basilica del Vaticano sarà officiata dall’arcivescovo di Trento Lauro Tisi


Marika Caumo


Scurelle. Sono 694 le persone che, a bordo dei pullman organizzati o con treni o mezzi propri, saranno a Roma per l’inaugurazione, domani alle 16.30, del presepe in piazza San Pietro. Un evento che inorgoglisce tutta la Valsugana e l’enorme partecipazione da parte della comunità ne è la dimostrazione. Dopo un anno di lavoro, che ha permesso di ricostruire fedelmente e con grande minuzia di particolari le due grandi strutture in legno (la capanna che ospita la Natività ed una casera, tipica abitazione delle montagne del Lagorai), alcune settimane fa la Protezione Civile del Trentino ha allestito il palco su cui poggia il presepe, quindi i vigili del fuoco del paese insieme a numerosi volontari si sono recati nella capitale per il montaggio delle due strutture, arrivate fino a Roma grazie ai camion di alcune ditte di autotrasportatori locali.

Il lavoro dei volontari

E’ toccato poi ai volontari del Comitato Amici del Presepio del presidente Ivo Tomaselli scendere a Roma per sistemare la Sacra Famiglia e le altre figure, tutte a grandezza naturale, i cui volti sono stati realizzati in legno dall’artigiano Felix Deflorian, con la collaborazione dei figli Tiziano e Maria Rosa. Pastori, Re Magi, angeli, zampognari, donne e bambini che sembrano “vivi” tanta la precisione nei particolari e la ricerca di una loro espressività. Personaggi che fanno parte della storia e della cultura contadina della Valsugana e che rappresentano i lavori della tradizione di un tempo: dal kromaro alla giovane casara con in mano la pigna, dalla donna che fila la lana al boscaiolo, dal molo (l’eremita, ispirato ad una persona realmente esistita) alla bambina con la bambola di pezza. In totale 23 personaggi, tra cui i pastori accompagnati da pecore e caprette (animali impagliati nel rispetto di tutte le normative vigenti in materia, nessuno infatti, è bene ricordarlo, è stato soppresso per la realizzazione del presepe). Non mancano poi riferimenti al bosco trentino, duramente colpito da Vaia, come i tronchi spezzati dalla furia del vento e alcune radici.

Allestimento già pronto

Il grande presepe da qualche giorno è stato terminato, per la gioia e curiosità dei numerosi turisti che affollano piazza San Pietro. Accanto c’è il maestoso abete rosso, 26 metri d’altezza, che arriva dal vicino altipiano di Asiago ed è stato donato insieme con una ventina di alberi più piccoli dal Consorzio di usi civici di Rotzo-Pedescala e San Pietro, in provincia di Vicenza. Albero e presepe sono legati insieme dal ricordo della tempesta che nell’ottobre 2018 ha devastato molte zone del Triveneto.

Verso l’inaugurazione

Ora insomma è tutto pronto. Questa mattina dalle 7.30 i pullman partiranno da Scurelle alla volta della Capitale: a bordo alcuni sindaci ed amministratori, rappresentanti della Comunità di Valle, il Coro Lagorai di Torcegno, associazioni, volontari e tanta, tantissima gente da tutta la Valsugana. Domani, giovedì 5 dicembre, alle 8.30 si terrà la messa nella Basilica di San Pietro officiata dal vescovo Lauro Tisi allietata dal coro Lagorai ed alle 11.30 la delegazione valsuganotta sarà accolta in udienza dal papa. Alle 16.30 la cerimonia ufficiale in Piazza San Pietro per l’inaugurazione, anche qui accompagnata dai canti della tradizione popolare eseguiti dal coro trentino. Ci sarà anche una delegazione da Kennenbach (cittadina gemellata con Scurelle), una da Pontremoli (comune che da anni con la parrocchia soggiorna in Val Campelle durante l’estate) e di vigili del fuoco dalla Val Rendena. Venerdì alle 10 visita al Parlamento accompagnati dall’onorevole Mauro Sutto, quindi in serata il rientro in Trentino. Il presepe rimarrà esposto fino a domenica 12 gennaio 2020.















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