Il legno ha un museo in Val Calamento
Carzano, inaugurato nell’antica malga comunale espone oggetti, foto e documenti raccolti da Romano e Silvano Capra
Circa due anni fa è cominciato il lavoro da parte dell'Associazione Ecomuseo del Lagorai del presidente Alberto Buffa, incaricata dal Comune di riempire di contenuti la malga. Una lunga ricerca volta a recuperare antichi documenti all’interno dell’archivio comunale e a realizzare interviste e recuperare ricordi. A dare una grossa mano tanti privati che hanno donato strumenti e immagini. L'allestimento, due mesi di lavoro, è stato curato in particolare dai volontari Romano e Silvano Capra, che ieri sono stati nominati "Maestri dell'Ecomuseo" in quanto persone che si prendono cura del proprio territorio.
Dentro oggetti, fotografie e bacheche esplicative che raccontano quella che da sempre costituisce un antica tradizione del paese: il legname, l’esbosco, il trasporto dello stesso lungo le acque del torrente Maso. Elementi caratteristici del paese al punto che gli abitanti di Carzano vengono soprannominati "paraborattoli" e il "làngero" (una sorta di zappino utilizzato per la fluttuazione del legname) è presente nello stemma del paese. Segoni, zappini, accette... Gli strumenti esposti testimoniano un lavoro manuale, basato sull’esperienza e l'abilità dei boscaioli, tramandata di padre in figlio. Nelle bacheche si illustrano i metodi di trasporto a valle del legname, si spiega cosa sono le risine (delle condotte di legno che permettevano di trascinare il legname fuori dal bosco), la storia dell'imponente teleferica allestita negli anni ’50 e la fluitazione del legname sul torrente Maso. Nel museo viene raccontata anche la storia degli usi civici e della gestione del bosco. «Obiettivo è dare vitalità e prospettiva turistica alla Val Calamento e all'asta del Manghen, è importante che questo sito, insieme alla vicina malga Baessa, venga fruito. Nei prossimi mesi porteremo la corrente fino a Cagnon e quest'anno iniziano i lavori di ristrutturazione dell'Albergo Valtrighetta», ha annunciato il sindaco Cesare Castelpietra. Presenti anche i colleghi dei paesi vicini. La mattinata è cominciata con la messa celebrata da don Renzo Scaramella ed accompagnata dai canti del coro parrocchiale. Al termine il pranzo offerto dal Comune e preparato dagli Amici della Montagna. «Un po' alla volta ritrova l'orgoglio anche la Valsugana, che si era lasciata trasportare dalle sirene del lavoro facile e delle fabbriche che poi se ne vanno», ha precisato l'assessore provinciale Michele Dallapiccola. Agricoltura e turismo dunque: qui è possibile creare occupazione. «Non servono grandi alberghi o impianti da sci, i tempi sono cambiati così come il modo di promuoversi. La differenza la fanno le persone», ha concluso. Il sito è aperto su prenotazione da giugno a settembre.