Gli studenti di Primiero tra i partecipanti alla Bitm 

Una bella esperienza. L’istituto superiore ha concluso la prima settimana in Dad seguendo il confronto sulle prospettive del turismo alpino. Che sarà a “bassa intensità” ed ecosostenibile



Primiero. All’Istituto di istruzione superiore di Primiero si è appena conclusa la prima settimana di ritorno alla didattica a distanza, in sigla "Dad". Dopo quasi due mesi di apprezzato ripristino delle lezioni in aula, gli sviluppi dell’attuale emergenza sanitaria hanno, infatti, costretto studenti, famiglie e docenti a confrontarsi nuovamente con le stesse videolezioni, piattaforme digitali e comunicazioni virtuali sperimentate verso la fine dello scorso anno scolastico. Questa volta, però, si temeva una simile eventualità e l’Istituto ha potuto pianificare preventivamente orari, classi virtuali e progetti attuabili anche in Dad.

Proseguendo il percorso di Educazione civica e alla cittadinanza, gli alunni delle classi terze del Liceo scientifico, quarte e quinte del Turistico, insieme alle docenti Daprà, D’Agostini, Lucian, Piva e Trigg, hanno quindi potuto partecipare alla "XXI Borsa internazionale del turismo montano" (Bitm) tenutasi a Palazzo Roccabruna a Trento nei giorni scorsi.

Nel corso dell’evento, promosso da oltre 20 anni dalla Confesercenti del Trentino, istituzioni, enti, aziende e figure di primo piano dell’economia, della cultura e dello sport, gli esperti si sono reciprocamente confrontati rispetto alle nuove prospettive del turismo alpino. «È' stata una bella esperienza per gli studenti dell'istituto superiore partecipare a questa prima edizione in diretta Facebook - ha spiegato la professoressa Alessandra Piva che ha partecipato al convegno - dove hanno preso la parola, tra gli altri, Reinhold Messner, Luca Mercalli, Mauro Corona, Vittorio Sgarbi, Stefano Boeri, Mauro Bussoni, Vittorio Messina, Giorgio Palmucci e Annibale Salsa. I relatori si sono soffermati innanzitutto sull’impatto della recente pandemia sul turismo montano e sulle nuove direzioni del turismo “slow”, ma anche sulle opportunità dello smart working in villeggiatura e sull’adozione di nuove tecnologie nell’ottimizzazione dell’offerta turistica. Come anticipava lo stesso titolo “Il turismo che verrà”, il convegno ha infatti rilevato come questo difficile momento storico stia innescando anche molte nuove dinamiche in ambito turistico e ha ricordato, in senso lato, come dagli ostacoli più ardui nascano spesso le prospettive e i traguardi più innovativi. I nostri ragazzi hanno compreso come la sfida maggiore, per il turismo montano di domani, appare riuscire a valorizzare ulteriormente le straordinarie risorse naturali, culturali ed enogastronomiche dei territori alpini, ma nell’ottica ecosostenibile di un turismo “a bassa intensità”».

In questo processo, come ha ricordato il direttore scientifico di Bitm, Franceschini, sarà determinante «coinvolgere nella programmazione del futuro del territorio i giovani e gli studenti».

Alla Borsa sul turismo montano oltre agli studenti dell'Istituto di Primiero, hanno partecipato diverse scuole superiori trentine coinvolte nell’evento; gli studenti hanno seguito con particolare interesse gli interventi, inviando vari quesiti ai relatori e hanno espresso il loro vivo apprezzamento per l’iniziativa, che, malgrado i limiti del “virtuale”, li ha fatti sentire più coinvolti nelle scelte future del loro territorio. R.B.

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