Fibra ottica, 2 reti per una valle 

Primiero. Il territorio sotto alle Pale è servito da due distinte linee in buona parte però sovrapposte. Una è quella di Acsm,  che l’aveva messa in posa assieme al teleriscaldamento, l’altra quella in fase di ultimazione da parte di Open Fiber e Infratel



Primiero. “Two gust is megl' che one”. Parafrasando il famoso spot di un noto gelato, si potrebbe dire: “due è meglio di uno”, ma in questo caso “due reti di fibra ottica che passano lungo le stesse strade” sono uno spreco. Stiamo parlando di quello che è avvenuto a Primiero.

La prima rete

L’Acsm nel 2010 ha realizzato l’impianto di teleriscaldamento di Primiero con una rete di tubazioni affiancata da una rete in fibra, attraverso la quale Acsm telecontrolla gli scambiatori di calore e quindi la lettura dei consumi, individuando poi le modalità tecniche per poter utilizzare tale fibra anche per la fornitura di servizi di connessione internet. Si tratta di una rete che si dipana da Siror a Imer per uno sviluppo complessivo di 50 km e circa 1.200 edifici allacciati; una porzione della rete realizzata nella parte alta di Primiero è stata riconvertita a tecnologia “G-pon” e la costruenda parte bassa della valle è stata direttamente realizzata in “G-pon”. Ora succede che in questi giorni le stesse strade di Primiero sono interessate da lavori per realizzare una rete di fibra da parte di Open Fiber ed Infratel.

Le norme

Ma andiamo con ordine. Siccome per le normative vigenti Acsm non può gestire direttamente servizi internet era stata individuata la soluzione di affidare a Trentino Network (società provinciale ora Trentino Digitale), la rete in fibra affinché, grazie alle proprie abilitazioni, la mettesse a sua volta a disposizione dei gestori disponibili a fornire servizi di connessione internet ai cittadini di Primiero; a farsi avanti è stata Tecnodata Trentina che si è convenzionata con la locale ditta JLB Books con sede a Siror; in seguito potrebbe essere affiancata anche da altri gestori; tutti gli utenti connessi alla rete di teleriscaldamento possono stipulare contratti di connessione internet in fibra ottica con velocità fino a 100 Mb/s.

La seconda rete

Passiamo al 2017, quando Open Fiber ed Infratel siglano il contratto di concessione del bando Infratel per la realizzazione e gestione della rete di accesso a Banda Ultralarga nelle “aree bianche” sull’intero territorio nazionale, ovvero le zone a bassa densità di popolazione. Per motivi di competenza, Open Fiber si rivolge direttamente all’allora Trentino Network (ora Trentino Digitale) per avere i dati circa le aree trentine già fornite di un collegamento in fibra, in modo, attenzione, da «evitare sovrapposizioni di infrastruttura con ovvie inefficienze operative e di costo».

A quanto pare, inspiegabilmente, al tempo il territorio del Primiero veniva identificato come area bianca (zona totalmente sprovvista di collegamento in fibra ottica) benché lo fosse invece, perlomeno in parte, dal 2010. Acsm faceva notare l’errore a Trentino Network. A seguito di una rivisitazione del progetto iniziale di Infratel cambia il concetto di “area nera” trasformandolo da “area ad alta densità di popolazione” ad “area già coperta in maniera capillare da una rete in fibra ottica”. Purtroppo, le nuove informazioni fornite da Trentino Network ad Open Fiber contenevano altre informazioni non corrette. Infatti, il reale perimetro delle aree nere, ovvero le zone già servite da fibra in quanto raggiunte dalla rete di Teleriscaldamento, non sono state comunicate in maniera opportuna. Quegli errori hanno perciò generato delle zone dove ad oggi esistono due reti di fibra distinte con tutte le inefficienze del caso.

Nuovi accordi

All’interno di tutto questo e per favorire ulteriormente la diffusione della fibra ottica in Primiero, il Acsm ha stipulato un accordo con la società Open Fiber, che prevede la messa a disposizione dei cavidotti in proprietà di Acsm che costituiscono la rete di distribuzione elettrica, traendo beneficio dall’alta percentuale di interramento delle linee Acsm (oltre il 90%), e le tubazioni della rete in fibra ottica del teleriscaldamento. Una volta che l’accordo tra Open Fiber e Infratel (società del Ministero dello sviluppo economico) per la gestione delle aree bianche verrà finalizzato, sarà responsabilità di Open Fiber l’infrastrutturazione di tutte le zone non servite dalla rete di teleriscaldamento. R.B.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano