l’intervento

Escursionista scivola dal sentiero sulla Vigolana, recuperato in piena notte

Intervento del Soccorso alpino di Levico poco dopo le 19, recupero attorno all’una di notte. Intervento dell’elicottero (foto Soccorso Alpino)

LE IMMAGINI: Il Soccorso alpino recupera l'uomo con un intervento molto complicato



VIGOLO VATTARO. Si è concluso intorno alle ore una di questa notte, un intervento lungo e complesso, per via del maltempo, del buio e del terreno particolarmente impervio, in soccorso di un uomo nel gruppo della Vigolana. L'uomo, uno speleologo di 32 anni di Trento si è infortunato ruzzolando in un canalone molto ripido e caratterizzato da salti di roccia per circa 30 metri, nei pressi dell'uscita della grotta Gabrielli, a una quota di circa 1.900 m.s.l.m.. Nella caduta l'uomo, sempre vigile, ha sbattuto la testa e si è infortunato a un arto superiore. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 19.30 dal compagno che era con lui. La Centrale unica di Trentino Emergenza, con il Coordinatore dell'Area operativa Trentino centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, ha chiesto l'intervento dell'elicottero che ha imbarcato a bordo due tecnici di elisoccorso per tentare il recupero. A causa della nebbia, però, non è stato possibile raggiungere l'infortunato. I due Tecnici di elisoccorso e, successivamente con una seconda rotazione, una squadra di operatori della Stazione di Levico, sono stati sbarcati nei pressi di malga Derocca, a una quota di circa 1.600 m.s.l.m., al limitare delle nebbie. Percorrendo il sentiero 435 hanno raggiunto a piedi l'infortunato e gli hanno prestato le prime cure.

Escursionista nel canalone in Vigolana, il complesso intervento di soccorso nella notte

L'uomo, uno speleologo di 32 anni di Trento, si è infortunato ruzzolando in un canalone molto ripido e caratterizzato da salti di roccia per circa 30 metri, nei pressi dell'uscita della grotta Gabrielli, a una quota di circa 1.900 metri. I tecnici dell'elisoccorso sono stati sbarcati nei pressi di malga Derocca, a una quota di circa 1.600 metri, al limitare delle nebbie. Percorrendo il sentiero 435 hanno raggiunto a piedi l'infortunato e gli hanno prestato le prime cure. Nel frattempo un'altra squadra di soccorritori della Stazione di Levico, dove era presente anche personale sanitario del Soccorso Alpino, è stata elitrasportata a malga Derocca ed ha raggiunto il luogo dell'incidente. Poiché il persistere della nebbia in quota non permetteva il recupero con l'elicottero, i soccorritori hanno attrezzato un ancoraggio per calare la barella per circa 30 metri lungo il canale fino al sentiero 435. Da qui hanno trasportato l'infortunato in barella lungo il sentiero, che presenta tratti attrezzati con cavo metallico, fino a malga Derocca. Lì il recupero in elicottero (foto Soccorso alpino)

Nel frattempo un'altra squadra di soccorritori della Stazione di Levico, dove era presente anche personale sanitario del Soccorso Alpino, è stata elitrasportata a malga Derocca ed ha raggiunto il luogo dell'incidente. Poiché il persistere della nebbia in quota non permetteva il recupero con l'elicottero, i soccorritori hanno attrezzato un ancoraggio per calare la barella per circa 30 metri lungo il canale fino al sentiero 435. Da qui hanno trasportato l'infortunato in barella lungo il sentiero, che presenta tratti attrezzati con cavo metallico, fino a malga Derocca.

Poco dopo la mezzanotte, l'elicottero è quindi volato in quota ed ha recuperato a bordo l'infortunato, con i due tecnici di elisoccorso, per trasferirlo all'ospedale Santa Chiara di Trento. Il compagno, illeso, e gli altri soccorritori sono scesi a valle a piedi e sono stati recuperati con i mezzi del Soccorso Alpino e dei Vigili del Fuoco.













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