Ecoopera, l’utile lordo è di 1,1 milioni di euro 

Scurelle, il bilancio della cooperativa che dà lavoro a 343 persone: 201 uomini  e 141 donne. Il valore della produzione nel 2017 ha sfiorato di poco i 32 milioni



SCURELLE. Assemblea dei soci di Ecoopera per la presentazione ai soci e l’approvazione (all’unanimità) del bilancio dell’esercizio consegnato agli archivi.

Colpo d’occhio delle grandi occasioni quello offerto dalla sala riunioni della sede di Scurelle della realtà cooperativa con sede a Scurelle e creata alcuni anni fa dalla fusione di Cet – Cooperativa Ecologica Trentina, La Cicogna e Lavoro Servizi Valsugana.

Infatti, oltre il 90% dei soci ha partecipato a un appuntamento che rappresenta uno dei momenti di maggiore importanza per la cooperativa.

All’assemblea sono intervenuti Marina Mattarei, presidente della Cooperazione Trentina e Alessandro Ceschi, direttore della Federazione.

I numeri principali del bilancio 2017 di Ecoopera.

«Valore alla produzione di poco inferiore a 32 milioni di euro (31.848.541 euro) - è stato spiegato dai vertici - utile lordo di 1 milione 156 mila 638 euro di cui una importante parte è stato distribuito ai centoquattro soci con la formula del ristorno e dei dividendi. Il patrimonio netto è di venti milioni di euro (19 milioni 466 mila 249 euro) di cui 2 milioni 140 mila euro è a capitale sociale. Un accenno importante al capitale umano: 343 collaboratori con un incremento di 32 persone (201 uomini e 141 donne). Inoltre nelle aziende del gruppo sono impiegati circa seicento collaboratori nelle diverse delle province di Trento, Belluno e Treviso».

All’assemblea è stato presentato anche il bilancio consolidato delle società del gruppo Ecoopera. Qui il valore della produzione ha raggiunto 44 milioni 261 mila 705 euro.

«I risultati economici di Ecoopera – ha osservato il presidente Renzo Cescato – confermano il trend di crescita. Dal punto di vista commerciale e tramite la partecipazione alle gare pubbliche, Ecoopera è in grado di intercettare un numero importante di opportunità che determinano i risultati contenuti nel bilancio. La nostra cooperativa con le aree di attività strategiche che interessano rifiuti speciali, igiene urbana, acque e consulenze consolida la propria posizione nel mercato e conferma che, in generale, a fronte di un aumento del fatturato, la competitività aumenta e la marginalità delle lavorazioni si sta riducendo in alcuni ambiti. C’è necessità di un’attenzione sempre maggiore all’efficienza delle nostre azioni e dinamismo per affrontare le sfide del mercato».

Tra i risultati di maggiore significato del 2017, uno dei principali appartiene all’appalto di servizio di igiene urbana per l’Altopiano di Asiago. Commessa avviata nel dicembre scorso e di cui si apprezzeranno i risultati nel 2018.

«Inoltre – aggiunge il direttore di Ecoopera Luca Laffi - per il settore gestione impianti di depurazione ci siamo aggiudicati la gara (due lotti) di analisi delle acque reflue degli impianti di depurazione della provincia di Verona e la gara di gestione degli impianti in provincia di Belluno (zone di Longarone e Valzoldana). Dalla metà di febbraio del 2017 Ecoopera ha acquisito, nell’aprile di quest’anno, tramite formula di affitto di ramo di azienda alcuni attività di Sea spa». «Altro fatto di particolare rilievo – prosegue Laffi - è stata l’acquisizione di Italspurgo e Dinamica Control Service, specializzate negli spurghi di reflui civili. Il consiglio di amministrazione ha valutato l’acquisto come opportunità per ampliare e consolidare l’attività di Ecoopera nell’ambito degli spurghi civili sul territorio trentino in particolare la zona di Trento e della Valsugana».













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