«Dall’acciaieria di Borgo solo emissioni fuggitive» 

Episodi di pochi minuti che non hanno causato sforamenti degli standard ambientali. Lo ha assicurato Olivi rispondendo alla consigliera Avanzo


di Marika Caumo


BORGO. L'acciaieria di Borgo è tornata sui banchi del consiglio provinciale. Oggetto dell'interrogazione, presentata dalla consigliera del Patt Chiara Avanzo, lo sforamento dei limiti degli inquinanti. In particolare è stato chiesto alla giunta se dal settembre 2017, ovvero da quanto lo stabilimento è stato preso in affitto dalla Borgo Valsugana Steel srl ed ha ripreso l'attività produttiva dopo molti mesi di fermo, sono stati registrati sforamenti delle emissioni inquinanti. "In caso affermativo- prosegue nell'interrogazione la consigliera- Sono previste riqualificazioni dell'impianto industriale, progetti dell'azienda e della Provincia per la salvaguardia dell'ambiente, della salute dei lavoratori e dei residenti?"

Nel rispondere l'assessore Alessandro Olivi ha chiarito che non si hanno evidenze di superamento degli standard ambientali per le emissioni in atmosfera. Ha inoltre precisato che la Borgo Valsugana Steel, società del gruppo Acciaierie Venete subentrata al gruppo Klesh dopo aver vinto la gara per l'affitto degli impianti, ha documentato che ci sono stati 16 episodi di emissioni fuggitive della durata di pochi minuti. Per il contenimento di questi episodi vi è la prescrizione inserita nell'Aia (autorizzazione integrata ambientale) del settembre 2017 che l'azienda ha presentato, con alcune integrazioni. In tal senso la società BVS Srl si è impegnata per introdurre sistemi di contenimento delle polveri, soprattutto nella zona della colata continua. "Questi nuovi sistemi di aspirazione- ha aggiunto l’assessore- saranno un presidio sia per la salute dei lavoratori che per la tutela ambientale" ricordando che il nuovo impianto di aspirazione dovrà essere realizzato entro il 2018. E’ stata inoltre programmata un’ispezione congiunta anche sulle emissioni in atmosfera, al fine di evitare gli episodi di "emissioni “fuggitive”. "Fa piacere sapere che non ci sono stati sforamenti ed ho apprezzato l’onestà di aver reso noto che ci sono stati comunque dei problemi" ha replicato la consigliera Avanzo, che ha sottolineato la preoccupazione dei residenti della Valsugana.

Sul tema era intervenuto nei giorni scorsi anche Walter Tomio, presidente di Valsuganattiva, che ricordava come "Anche con la nuova gestione hanno continuato a sprigionarsi dallo stabilimento emissioni diffuse, dunque non filtrate, come ammesso dalla stessa impresa BVS srl in diverse circostanze" pubblicando la nota di Appa dello scorso 21 dicembre in cui si confermano dieci comunicazioni aziendali di "evidenti emissioni diffuse" dal 18 settembre al 6 dicembre 2017. "A questi episodi si aggiungono altri fenomeni documentati dalla nostra associazione grazie ad un sistema di videosorveglianza diurna e consegnati ad Appa" affermava Tomio.













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