Blocco stradale per chiedere sicurezza 

Pacifica protesta ieri mattina lungo la retta di Ospedaletto della SS47. Perin: «I lavori progettati non eviteranno altri morti»


di Marika Caumo


OSPEDALETTO. «Il progetto dei lavori sulla SS47 non risolve i problemi degli scontri frontali, anzi li peggiora: con il guardrail a destra, verso la campagna, ci sarà un cimitero». Danilo Perin non va per il sottile. Ieri come presidente del Comitato Valsugana e Tesino ha organizzato una manifestazione di protesta per la messa in sicurezza della Statale della Valsugana, teatro di numerosi scontri mortali. «L'unica cosa positiva dell'appalto, assegnato un paio di giorni fa, è che è andato ad un'azienda del posto (la Burlon di Telve, ndr) ma quell'intervento non cambierà nulla- spiega Perin- L'ho visto il progetto, si parla solo di un metro totale di allargamento su 3 km, coprire il fossato e mettere un guardrail a destra in direzione Trento. Così, con il muro da un lato e il guardrail dall'altro, non hai via di scampo. Sarà un cimitero a cielo aperto. L'unica soluzione è lo spartitraffico centrale, lo chiedono da anni sindaci e cittadini. Vanno bene i limiti a 70km/h ma non risolvono i frontali". E ricorda come che, per i veicoli lenti quali i mezzi agricoli, già da tempo era stato proposto di farli transitare su Oltrebrenta e ciclabile, ricevendo sempre un no da Trento.

Ad ascoltare, sul piazzale del ristorante Al Mulino, poco più di una quarantina di persone. Pochi, troppo pochi per un problema che riguarda l'intera comunità. Di sicuro la giornata scelta (le 9.30 del sabato mattina) ed il limitato preavviso (qualche giorno) non hanno aiutato, ma non può essere una scusante. La sensazione è che sia stata percepita come una strumentalizzazione politica ad una settimana dalle elezioni. Un'analoga manifestazione infatti, lo scorso luglio aveva richiamato quasi 200 persone. Ma Perin chiarisce "E' stata organizzata come Comitato Valsugana e Tesino, poi certo, tutti sanno che io sono un consigliere della Lega, ma oggi non ho voluto invitare nessuno dei candidati alle prossime elezioni. Chiaro che molti, in vista del voto, non hanno voluto farsi vedere per qualche timore".

Tra i presenti c'era invece Giuseppe Corona, consigliere della Comunità di valle. "In venticinque anni sulla SS47 ci sono stati quasi una ventina di morti solo di Grigno. La messa in sicurezza va fatta su tutti i 7 km e non solo sul tratto oggetto di intervento - sbotta, e sul progetto non usa mezzi termini- Trasformerà questa strada in un campo da bowling. I tecnici che lo hanno progettato dovrebbero vergognarsi, così come la politica che lo ha avvallato". E, sulla scarsa partecipazione di ieri, accusa "Sottotraccia c'è un boicottaggio che fa paura, qui viviamo in un regime". "Se si allarga di un metro e non si mette lo spartitraffico, si incita ad andare ancora più veloci e sorpassare" commenta un cittadino, raccontando come più d'una volta ha rischiato di venir coinvolto in incidenti su questa strada. Dal canto suo il consigliere provinciale Walter Kaswalder ricorda come dal 2014 chiede di mettere in sicurezza la SS47 "Ma solo ad una settimana dal voto si fa, con i fondi già previsti nel 2007. Questo progetto è una follia, 4 milioni di euro e non risolvere nulla. Meglio fare 300 metri di quattro corsie e man mano che si trovano i soldi proseguire". Per Mauro Sutto, consigliere di Ospedaletto, "La retta di Ospedaletto è uno dei simboli della Valsugana dimenticata da tutti" mentre Luca Bettega, assessore di Borgo, chiede pari dignità di altre valli con una messa in sicurezza seria e lavori risolutivi.

Quindi il via ad un blocco simbolico della Statale: il piccolo corteo ha attraversato l'arteria in uno dei suoi punti più pericolosi, percorrendolo per qualche metro, fermandosi un attimo nel piazzale di fronte per poi ritornare al Mulino. A vigilare sul traffico alcune pattuglie degli uomini della polizia locale e dei carabinieri della stazione di Borgo, guidati dal capitano Filippo Alessandro. Pochi minuti di blocco sono bastati perché si formino lunghe colonne di camion e veicoli, a dimostrazione che il traffico su questa arteria è veramente notevole. La notizia positiva è che, a fronte del grande dispiegamento di forze dell'ordine, tutti hanno rispettato il limite dei 70 km/h. Poco prima, qualche chilometro più ad est, nel tratto di San Nazario (Vicenza) si è sfiorata la tragedia: un camionista tedesco diretto verso Trento ha perso il controllo del mezzo invadendo la corsia opposta e finendo in un campo.













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