Anche Riccardo Giacomelli  va da solo al ballottaggio 

Caldonazzo. Si è conclusa con un nulla di fatto la settimana di trattative volte a sancire eventuali apparentamenti. Ciola: «La nostra offerta di collaborazione non è stata accolta»


Franco Zadra


Caldonazzo . «Chi dobbiamo votare al ballottaggio tra i due candidati le cui liste sono arrivate prima e seconda?», è la domanda ricorrente, forse rivolta più spesso in questi giorni, ai componenti delle tre liste uscite in minoranza dallo scrutinio elettorale, da quel buon quarto dei votanti che aveva dato il proprio sostegno a Francesco Minora o Cesare Ciola, e occorre contare anche quel 37% che non si è recato alle urne al primo turno, circa 600 persone, che potrebbe di certo ribaltare un prevedibile esito di questa elezione basata solo sui risultati del primo turno, anche se, è plausibile pensare, chi non si è mostrato interessato a esprimersi la prima volta per uno o l'altra dei candidati sindaci, non lo sarà neppure ora, anche se i motivi per i quali non ci si è recati a votare possono essere tra i più vari.

La giornata di ieri si è conclusa senza apparentamenti, e le dinamiche relazionali del paese, forse più stabili e conoscibili in questo inizio d'autunno, non fanno scommettere nessuno su una possibile efficacia di qualche ordine di scuderia che possa orientare sensibilmente il voto verso l'una, Elisabetta Wolf, o l'altro, Riccardo Giacomelli, dei candidati in competizione, ed è più realistico pensare a un “liberi tutti” che funzioni sul sentire personale degli elettori per quanto riguarda un certo grado di affinità del programma elettorale di uno o dell'altra con quello della propria parte.

La più appetibile tra le tre liste di minoranza è stata senz'altro quella di Francesco Minora, Caldonazzo Cambia Passo, il quale dichiara che «un paese può essere lento a cambiare - si legge sulla pagina Facebook di Caldonazzo Cambia Passo -. È composto giustamente anche dai suoi radicamenti, da tessuti vecchi e nuovi che si intrecciano. Ma adesso possiamo dirlo con certezza: il cambiamento è davvero iniziato, e lavoreremo per portare a casa il risultato più significativo possibile mettendo in campo le nostre competenze e le nostre idee».

«La nostra offerta di collaborazione – dice Cesare Ciola - non è stata accolta, per cui non vi è motivo di sostenere candidati che vogliono affrontare il ballottaggio senza accogliere la nostra disponibilità».

«Se si vorrà – dice Riccardo Giacomelli – puntare a un ringiovanimento della giunta comunale, a persone con competenze certificate, e i laureati tra di noi sono la maggioranza, si dovrà guardare con attenzione al nostro gruppo che per come si presenta ha tutte le carte in regola per interpretare un vero possibile cambiamento, certamente più di chi è da 15 anni in giunta e arriva ora con il fiato un po' corto. Noi possiamo e vogliamo portare il paese a crescere e abbiamo la volontà e le capacità per migliorare la vita di tutti».

«Ci siamo messi in gioco – dice Elisabetta Wolf – io per prima con la mia esperienza amministrativa, e molti candidati giovani con il loro entusiasmo e le loro competenze. Dalla campagna elettorale, dai numerosi incontri con i cittadini, a Caldonazzo e nelle frazioni, siamo usciti più consapevoli di ciò che possiamo fare per il paese. Le nostre priorità sono, puntare a un centro storico vivo, una nuova identità come comune turistico valorizzando il riferimento col lago, stabilire una sede permanente di piccoli e grandi eventi culturali, insomma, un territorio ben governato dove è bello vivere, aperto alle realtà vicine e all’innovazione».













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