Accolto il ricorso di Gubert ma è una vittoria platonica 

Atto finale. Il Consiglio di Stato dopo 9 anni gli ha dato ragione nel contenzioso con il Parco  Paneveggio sulla ineleggibilità di Zortea non più in carica: avrà solo il risarcimento delle spese


RAFFAELE BONACCORSO


Primiero. Ancora una sentenza choc del Consiglio di Stato dopo quella delle settimane scorse – emessa dopo 15 anni dagli avvenimenti – sul “Condominio Dolomia”, meglio conosciuto come “ex Villa Salomoni”. Questa volta “solo” dopo 9 anni il Consiglio di Stato ha dato ragione a Daniele Gubert (attuale assessore al Comune di Imer) per il suo ricorso presentato contro l’elezione di Giacobbe Zortea (attuale assessore al Comune di Primiero San Martino di Castrozza) alla presidenza del Parco di Paneveggio Pale di San Martino, avvenuta il 19 novembre del 2010.

La sentenza

Gli effetti della sentenza favorevole a Daniele Gubert non lo porterà certamente ad occupare quella carica come era sua intenzione 9 anni fa, non farà “dimettere” Giacobbe Zortea da presidente del Parco perché non lo è più da più di 3 anni, non produrrà effetti giuridici sulle deliberazioni del Parco in questi 9 anni di attività, ma ha come conseguenza, in base alla sentenza, la «condanna dell’Ente Parco al pagamento delle spese di lite del doppio grado di giudizio in favore del Daniele Gubert che si liquidano in complessivi 6.000 euro, oltre diritti ed accessori di legge».

Si parla di doppio grado di giudizio, perché Daniele Gubert aveva fatto ricorso contro l’elezione di Giacobbe Zortea al Tar di Trento, che con la sua sentenza del 2012 gli aveva dato torto ed era poi ricorso al Consiglio di Stato contro quella stessa sentenza, ottenendo ragione ora, dopo 9 anni e tutta una serie di eventi politici ed amministrativi che nel frattempo, e anche come conseguenza di quella contestata elezione, hanno interessato il Primiero.

Le origini del ricorso

Andando con ordine, bisogna risalire a quel fine novembre del 2010, quando per giorni negli ambiti amministrativi comunali si era dibattuto su chi doveva essere eletto presidente del Parco. Il 20 novembre ilò Trentino titolava a sei colonne “Sorpresa al Parco, Zortea presidente. Accordo trovato solo in mattinata: silurato il favorito Daniele Gubert”. Era avvenuto, infatti, che Giacobbe Zortea, allora vicesindaco di Siror, era stato eletto con 15 voti contro gli 8 di Daniele Gubert che veniva dato quasi sicuro vincente. Gubert non si era dato per vinto e, nonostante Zortea lo avesse voluto all’interno della sua giunta («Come vera risorsa per il Parco», aveva detto) aveva presentato ricorso al Presidente della Repubblica, poi trasposto in sede giurisdizionale al Tar di Trento per volere della giunta del Parco. Le ragioni erano per motivi tecnici – procedurali. Il Tar di Trento nel 2012 non riteneva valide tali ragioni e quindi rigettava il ricorso. Convinto di essere nel giusto, Gubert ricorreva al Consiglio di Stato che il 29 agosto scorso, dopo 7 anni, ha messo la sentenza, riformando in favore di Gubert quella emessa dal Tar.













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