A Borgo la carica delle 172 matricole 

Boom di iscritti all’Istituto superiore Degasperi che quest’anno sarà frequentato da 640 studenti più altri 139 delle serali


di Marika Caumo


BORGO. Boom di iscritti al polo scolastico Alcide Degasperi di Borgo. Sono, infatti, ben 172 gli studenti che si apprestano ad iniziare la prima classe. Mai da quando questa scuola esiste si era registrato un numero così importante di "matricole". Benissimo i licei, che avranno tutti una doppia classe, mentre si conferma l'ottimo riscontro per relazioni internazionali; stabili ragioneria e geometri. Mercoledì 12 saranno ben 640 gli studenti che cominceranno l'anno scolastico, a cui si aggiungono gli attuali 139 iscritti dei corsi serali. Già perché, in particolare per il serale, i numeri sono in continua evoluzione visto che le iscrizioni proseguiranno per l'intero anno scolastico. Qualche movimento è atteso anche per i corsi diurni. Ci sono inoltre una decina di studenti provenienti da altre scuole che stanno affrontando gli esami integrativi per poter poi completare l'iscrizione al Degasperi.

Per quanto riguarda le 172 nuove leve, ad andare per la maggiore sono i licei: ben 38 coloro che entreranno nelle due prime istituite per il liceo delle Scienze Umane (ex psico socio pedagogico), 37 nelle due prime classi del liceo scientifico e 35 in altrettante classi del liceo delle Scienze Applicate (tecnologico). Si conferma la buona media di iscritti in Relazioni Internazionali che con 30 studenti anche quest'anno avrà due prime. Sono infine 15 gli iscritti in Finanza e Marketing (ex ragioneria) e 17 in Costruzioni e Territorio (ex geometri), numero quest'ultimo destinato a salire perché statisticamente in questo periodo si registrano sempre nuove iscrizioni.

In totale sono 36 le classi per l'anno scolastico alle porte, di cui 10 classi prime, 8 seconde, 6 terze ed altrettante quarte e quinte.

Soddisfatto il dirigente Paolo Pendenza, che ci spiega alcune novità. «Innanzitutto la riorganizzazione di spazi e tempi. Già lo scorso anno la avevamo sperimentata per il triennio e quest'anno, visto l'apprezzamento in particolare da parte degli studenti, la estendiamo all'intero istituto», precisa. Di che si tratta? Le classi non hanno più un aula fissa ma sono gli studenti che si spostano nelle aule di riferimento. Aule che sono dunque dedicate alle materie, distribuite in modo tale che in una zona si trovano quelle di italiano, in un altra quelle di matematica e fisica, eccetera, e gli studenti al cambio d'ora si muovono da una all'altra. «Un sistema anglosassone che ha diversi vantaggi- continua il dirigente- Accorpare per materie, infatti, fa si che gli studenti si muovano ad ogni ora e ciò aiuta l'attenzione e la concentrazione dei ragazzi, secondo poi perché ogni materia viene associata ad uno spazio fisico e il prossimo passo sarà la personalizzazione delle aule: caratterizzarle può favorire l'apprendimento». Gli studenti hanno a disposizione degli armadietti a piano terra, dove possono lasciare le proprie cose, come nei college americani.

Una riorganizzazione che risolve anche un problema, la mancanza di spazi. «E' stata pensata per motivi didattici, ma la cosa si è rivelata utile anche per la capienza. Quest'anno ci sono 36 classi (33 lo scorso anno, ndr) e abbiamo 33 aule. C'è sicuramente un'ottimizzazione degli spazi», conclude Pendenza.













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