Walter Forrer: «Non sono al servizio di Folgaria Ski» 

Il sindaco ribadisce l’assoluta trasparenza e correttezza sugli skibar abusivi ma chiede anche razionalità: oggi l’Altopiano non può rinunciare agli impianti


di Fabio Marzari


w FOLGARIA. Il sindaco Forrer chiarisce la vicenda dei due skibar abusivi sulle piste di Folgaria. Stanco di ricevere “botte nei denti” da chi lo taccia di essere imbelle perché non adotta la linea drastica dell’abbattimento, mentre il più forte operatore economico, la Folgaria Ski, da lui pretenderebbe maggior comprensione. «I cittadini - dice - devono sapere che il sindaco non cede né a diktat né a procedure di favore ma opera secondo legge e coscienza per il bene della collettività. La sentenza del Tar ha dato totalmente ragione a tutte le contestazioni e ordinanze emesse dal Comune, condannando fra l’altro la Folgaria Ski e la Ally srl anche al pagamento di tutte le spese. Certificando così l’abuso edilizio». Dopo la sentenza rimanevano tre strade: chiedere l’applicazione della sanzione per regolarizzare; demolire i manufatti o ricorrere al Consiglio di Stato. Hanno deciso di chiedere l’applicazione della sanzione che verrà applicata dalla Agenzia delle Entrate, in attesa hanno versato a garanzia 50 mila euro ciascuno, consegnando contestualmente la documentazione finalizzata ad una nuova agibilità e autorizzazione commerciale. L’ultima parte di tale documentazione è stata presentata il 29 dicembre. Chiarisce inoltre che il Comune opera con equità nei confronti di tutti i cittadini, quindi sarebbe incomprensibile trattare in maniera diversa la Folgaria Ski e la Ally srl dagli altri operatori. Continua il sindaco: «In considerazione che la sentenza del Tar ha di fatto azzerato anche le precedenti autorizzazioni, il 28 dicembre la polizia municipale ha notificato un verbale di violazione amministrativa dell'importo di 1.032 euro per aver aperto al pubblico in assenza di valida autorizzazione». Comunque alla riapertura degli uffici il comune valuterà come procedere. Precisa che il Comune non rilascia nessuna sanatoria ma deve solo verificare l'applicabilità della sanzione. Servirà verificare se vi sono state pesanti violazioni urbanistiche (non edilizie) e se si possono demolire le opere senza pregiudicare le parti autorizzate. La Cec in ogni caso ha verificato che non si sono verificate quest'ultime ipotesi. Nel frattempo si è chiesto all'ufficio Urbanistico se la difformità è una variazione essenziale e quindi il Comune potrà procedere con la sola sanzione. Infine la valutazione politica: «Vorrei ribadire che sul fatto che Folgaria Ski rappresenti una struttura economica-gestionale da ripensare non c'è dubbio: lo sosteniamo da tempo e lo dimostra il nostro impegno per il potenziamento del turismo estivo. Tuttavia non è possibile azzerare 20 anni di storia, di impegno economico e investimenti con un colpo di spugna». L'obiettivo odierno è un miglioramento gestionale e rispettoso dei rapporti con il Comune da parte di Folgaria Ski. «Chi sostiene la linea dura non pensa alle famiglie che sull'altopiano vivono di turismo e del suo indotto. E parla a vanvera chi non si rende conto delle difficoltà economiche in cui un cambiamento improvviso e non governato getterebbe il tessuto folgaretano».

Forrer conclude affermando che i facili proclami attendono chi non conosce la realtà di Folgaria. È certo il sindaco che la linea dell'amministrazione da una parte scongiura il fallimento economico di centinaia di famiglie e dall'altra qui si inaugura una nuova linea in grado di intervenire gradualmente ma con decisione. Chiude: «Mi hanno dato dell'imbelle ma se ciò significa non essere incline alla guerra, sono fiero di esserlo».

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