Acqua

Val di Gresta: al via i lavori per il maxi impianto idrico da 11,2 milioni

In occasione della Giornata mondiale dell'acqua, il Consorzio trentino di bonifica annuncia l’avvio del progetto di razionalizzazione idrica nei comuni di Ronzo Chienis e di Mori, finanziato con i fondi del Pnrr. Collaudo a marzo 2026 (foto, Michele Bernabè)



TRENTO. In occasione della Giornata mondiale dell'acqua, 22 marzo, il Consorzio trentino di bonifica ha annunciato l'avvio dei lavori del progetto di razionalizzazione idrica della Val di Gresta. Per la realizzazione delle opere necessarie - si apprende - è previsto un investimento di 11,2 milioni di euro, interamente coperto dai fondi messi a disposizione dal Pnrr ed erogati dal Ministero delle infrastrutture e trasporti.

Il progetto, reso possibile dall'intesa dei Comuni di Ronzo Chienis e di Mori con i Consorzi di miglioramento fondiario della valle e la Provincia di Trento, punta alla gestione complessiva delle risorse idriche attraverso la messa in opera di una nuova infrastruttura per l'irrigazione, per l'utilizzo dell'acqua a scopi civili e per la protezione civile.

Fra le opere principali, si prevede la realizzazione di un bacino di accumulo in località Santa Barbara a quota 1.200 metri, per scopi irrigui e antincendio che si estenderà su uno spazio di circa un ettaro di superficie con una capacità di contenimento di 37.000 metri cubi d'acqua. Sono inoltre previsti due serbatoi di accumulo dell'acqua: il primo per scopi irrigui e antincendio sotto passo Bordala (circa 5.000 metri cubi); il secondo sotto l'attuale campo sportivo di Ronzo Chienis, con una capacità di 3.000 metri cubi. La struttura integrerà una vasca di accumulo per uso potabile di 300 metri cubi che consentirà la fornitura idropotabile nei momenti di massima richiesta come supporto alla rete idrica comunale.

A questi si aggiungono altri serbatoi di compensazione per l'utilizzo irriguo. La nuova rete verrà supportata da un moderno sistema telematico di monitoraggio delle portate e dei consumi per ottimizzare e razionalizzare la risorsa idrica anche al fine di contenere i costi di esercizio.

«Con questo progetto il nostro ente assume un ruolo di primo piano nelle politiche di gestione complessiva della risorsa idrica e lo fa sia dal punto di vista dello sviluppo rurale, sia dal punto di vista della preservazione quantitativa e qualitativa dell'acqua», afferma il presidente del Consorzio trentino di bonifica Luigi Stefani

La nuova rete verrà supportata da un moderno sistema telematico di monitoraggio delle portate e dei consumi per ottimizzare e razionalizzare la risorsa idrica anche al fine di contenere i costi di esercizio.

«L’impegno del Consorzio Trentino di Bonifica – spiega il direttore dell’ente Michele Bernabè – sarà anche quello di garantire il minore impatto possibile sulla viabilità e l’attività agricola nei campi durante i lavori. Siamo riusciti ad avviare i lavori rispettando il cronoprogramma di progetto che risulta particolarmente impegnativo per quanto riguarda le tempistiche imposte dal finanziamento PNRR che prevede l’ultimazione delle opere entro ottobre 2025 ed il loro collaudo a marzo 2026».

 













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