Tari e Imis sospese ma il Comune tace: polemica a Mori

Mori. Il pagamento della seconda rata della tari (tariffa sui rifiuti) è stato sospeso anche a Mori. Diversi moriani però non ne erano a conoscenza e dunque hanno provveduto al pagamento, vista la...



Mori. Il pagamento della seconda rata della tari (tariffa sui rifiuti) è stato sospeso anche a Mori. Diversi moriani però non ne erano a conoscenza e dunque hanno provveduto al pagamento, vista la scadenza fissata al 31 marzo. Al riguardo il consigliere del Patt Cristiano Moiola se la prende con il Comune: «L’amministrazione, nonostante il mio appello pubblico, pur essendosi riunita nei giorni scorsi in Giunta ha ben pensato di non deliberare nulla sulla questione e soprattutto di non comunicare nulla ai suoi cittadini e alle aziende operanti sul territorio, a differenza di quanto fatto dai Comuni di Trento e Rovereto. Non ha pubblicato alcuna comunicazione e ha lasciato che i cittadini, soprattutto gli anziani (proprio coloro che sono maggiormente da proteggere) uscissero di casa e andassero a pagare le imposte in scadenza il 31 marzo. L’unico avviso rintracciabile era quello sul sito della Gestel srl di Arco, che nessuno ha visto anche perché in pochi sanno che i tributi di Mori sono gestiti da quella società. Un fatto gravissimo soprattutto per le aziende che in questo momento stanno soffrendo e per tutti quei cittadini che sono a casa senza lavoro o gli anziani che si sono visti costretti a uscire di casa. Potevano essere avvertiti tutti e così essere aiutati e invece, lasciati all'oscuro dall’amministrazione, molti sono andati a pagare, seppur non obbligati. E pensare che – conclude Moiola – ogni giorno sindaco e consiglieri di maggioranza pubblicano e diffondono comunicazioni di tutti i tipi».

Sul sito della Gestel (su cui c’è scritto pure che è eliminato anche il versamento della rata Imis in scadenza il 16 giugno), nell’avviso che certifica la sospensione del pagamento della seconda rata della Tari si legge che «è comunque possibile, per chi lo volesse, effettuare il versamento, contribuendo in tal modo ad attenuale l’impatto dell’emergenza sul proprio Comune».

Al riguardo, chiamato in causa da Moiola, l’assessore ai tributi Roberto Caliari espone il proprio punto di vista: «I tributi sono stati sospesi in tutta Italia. Abbiamo pensato a una comunicazione ai cittadini, ma abbiamo ritenuto che fosse ridondante. Molti fanno ricorso all’addebito bancario, e in quel caso abbiamo dato disposizione di non effettuare il prelievo. Gli uffici al riguardo hanno ricevuto solo una chiamata con richieste di chiarimenti da parte di un’azienda. La sospensione va incontro a chi ha difficoltà a pagare. Chi può farlo è bene che invece saldi ugualmente la rata, perché l’ente pubblico avrà a sua volta problemi di entrate e il servizio di raccolta rifiuti va comunque garantito». M.CASS.













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