monte baldo aviense 

Seimila euro per restaurare l’antica croce di Cola

AVIO. Lo scorso anno il consigliere del Patt Manolo Fumanelli portò all’attenzione dei colleghi amministratori le condizioni pietose in cui versa un’antica croce sul Baldo proponendo nel contempo una...



AVIO. Lo scorso anno il consigliere del Patt Manolo Fumanelli portò all’attenzione dei colleghi amministratori le condizioni pietose in cui versa un’antica croce sul Baldo proponendo nel contempo una mozione per la sua sistemazione che passò all’unanimità. Ora la giunta comunale ha deliberato di approvare in linea tecnica il progetto definitivo di restauro affidato all’architetto Federico Rudari che prevede una spesa complessiva di poco meno di seimila euro ed ha già ricevuto il nullaosta per i lavori da parte della Sopraintendenza per i beni culturali previa osservanza delle prescrizioni ritenute indispensabili per la salvaguardia delle caratteristiche storico-artistiche del bene tutelato. All’epoca la popolazione aviense contava all’incirca tremila unità ed il monte Baldo rappresentava un’importante fonte di sostentamento grazie al taglio del legname, carbone, pascolo e coltivazione di cereali come orzo e frumento e patate ma spesso queste zone erano soggette a grandinate cosicchè il “Gran consiglio della Magnifica Comunità di Avio” promosse una colletta tra la popolazione che fruttò 200 Troni per affidare poi nel 1743 ai lapicidi brentegani Valentino Lucchi e Donato Bianchi l’incarico di realizzare quattro monoliti dei quali si è salvato soltanto quello in località Cola. Lo storico Beno Perotti nei suoi scritti ricordava come “Le 4 Croci di Pietra che si fabricano nella Selva (m.Baldo) fu risolto piantarle una sopra li Campi delli Trattesoli nella Costa di Mezzo, un'altra sul Monte del Morino, un'altra sul piano dell'Altura alla Crosara, e l'altra sulla Cola e il martedì 16 e il mecoledì 17 agosto, con speciali processioni (che partivano dalla chiesetta di Madonna della Neve e dal fondovalle, n.d.r.) venivano benedette le 4 Croci e riposto nel sepolcretto, al loro centro, delle Reliquie”. Probabilmente le altre croci vennero abbattute durante le aspre battaglie tra le truppe napoleoniche e quelle degli agguerriti Schützen. (f.r.)















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