Ri-Legno, ecco il boom dell’edilizia sostenibile 

Inaugurata la nuova sede all’ex Manifattura. In quattro anni l’azienda è passata da un fatturato di 80 mila euro ai due milioni e mezzo di euro di quest’anno


di Michele Stinghen


ROVERETO . In meno di quattro anni l’azienda è passata da un fatturato di ottantamila euro, registrato dopo l'avvio, al milione e mezzo con cui chiuderà il 2017. E ben sapendo che gli ordini per il 2018 da soli già superano i 2 milioni e mezzo di euro. Tutto nel nome della sostenibilità, e del legno. É la Ri-Legno, che ieri ha inaugurato i nuovi spazi e uffici, sempre all'interno dell'edificio dell'orologio a Progetto Manifattura.

Per il taglio del nastro dei nuovi uffici ha scelto di presentare il fiore all'occhiello dell'anno prossimo: l'opera che l'archistar giapponese Kengo Kuma inaugurerà ad Artesella nel prossimo maggio sarà realizzata proprio negli spazi produttivi di Cavedine della Ri-Legno. Una bella combinazione, perché Kuma è anche l'autore del padiglione produttivo della Manifattura, il cui cantiere (e qui a Trentino Sviluppo e in Provincia fanno gli scongiuri) potrebbe aprirsi proprio nel 2018. Intanto, Ri-Legno è una realtà consolidata, a Manifattura adesso conta su una sede di 170 metri quadrati (prima erano 100).

L'avventura era iniziata nel 2014, con tre soci. L'idea, base per la start-up, era mantenere, riabilitare (anche riciclando), risanare e recuperare strutture in legno. «Con il risanamento, anziché con la demolizione completa e ricostruzione da zero, si evitano sprechi di materiali e si impatta meno sull'ambiente», spiega Lavinia Sartori. Era stata lei ad avviare l'azienda con altri due soci, una decisione presa dopo aver perso il lavoro precedente; venne sostenuta dalla Provincia, anche tramite le misure di sostegno all'imprenditoria femminile. La sua scelta fu quanto mai azzeccata. Il fatturato cresce, vengono assunte nuove persone.

Il salto più forte risale a marzo scorso, quando la Ri-Legno ha acquisito un centro taglio a Cavedine (che stava chiudendo), assumendo anche i sei operai. Ora ai tre soci vanno sommati 12 dipendenti, e l'impresa ha una filiera completa nel settore del legno. Sartori è affiancata al vertice da Giulio Franceschini. «Nel 2018 abbiamo commissioni in diverse parti d'Italia, sempre nel settore del risanamento e delle costruzioni in legno - spiega Sartori - tra queste un villaggio turistico in Liguria, dove la committenza vuole realizzare casette in legno ad alta sostenibilità, certificate Casa Clima». E poi ci sarà da costruire l'opera di Kuma per Artesella. Ieri sono state date alcune anticipazioni: si troverà vicino a Villa Strobele, sarà in larice e sarà un assemblaggio di nodi modulari.

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