Nessuna indagine: è un incidente 

La Procura non ha richiesto accertamenti sull’uomo annegato a Lavarone



LAVARONE. Con ogni probabilità è stato un malore improvviso, forse una congestione, a costare la vita a Luca Tamburini, il bolognese di 50 anni che lunedì si era tuffato nel lago per farsi una nuotata e dopo poche bracciate verso il largo era sparito alla vista dei suoi familiari. I sommozzatori avrebbero ritrovato il suo corpo sul fondo del laghetto sei ore dopo, ormai all’imbrunire. Tamburini era considerato un nuotatore esperto e non c’è ragione di ipotizzare che un qualsiasi fattore esterno possa avere determinato un qualche tipo di incidente, tale da farlo inabissare. Tanto che la Procura di Rovereto non ha ritenuto necessario alcun accertamento medico sul corpo dell’uomo. Il caso viene archiviato come annegamento accidentale, senza alcun approfondimento.

D’altra parte tutto è accaduto sotto gli occhi della moglie di Luca Tamburini. Che si sarebbe certamente accorta di qualsiasi mezzo e persona in acqua nel momento in cui ha visto sparire il marito. In queste circostanze non resta che pensare ad un malanno fisico, che lo ha ucciso direttamente o gli ha fatto perdere conoscenza, condannandolo all’annegamento.













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