luserna 

I gatti non sono stati avvelenati 

Le autopsie non lasciano dubbi: entrambi morti per cause naturali



LUSERNA. Ciò che sembrava l'inizio della strage dei gatti cimbri ad opera degli abitanti di Luserna che malvagiamente, nottetempo e in maniera furtiva, si divertivano a disseminare le stradine del piccolo borgo di bocconi avvelenati, è stata drasticamente smentito dal riusultato delle analisi compiute dall'Azienda Sanitaria provinciale sulle carcasse dei due felini trovati morti qualche settimana fa. La notizia aveva destato stupore e preoccupazione anche nel sindaco Luca Nicolussi Paolaz. Anche sui social la comunità lusernese veniva bollata come cinica assassina di gatti. I gatti che circolavano e circolano in numero crescente, formando una nutrita colonia di randagi. Ma niente di tutto ciò, precisa ora con sollievo lo stesso sindaco. Le carcasse esaminate hanno rivelato che si trattava di animali ben nutriti, con qualche magagna polmonare grave e aderenze polmonari accompagnate da bronco-polmonite fibrino purulenta. Ottimo stato di nutrizione e anche se non sani come pesci, certamente senza tracce di veleni quali pesticidi, metaldeide, stricnina, rodenticidi o anticoagulanti. Insomma i cimbri non spargono bocconi e tollerano i gatti, anche se disturbano orti e perfino il giardino della scuola dell'infanzia, anzi: si preoccupano anche di sfamarli. Luca Nicolussi Paolaz tira un sospiro di sollievo perché non sarebbe stato piacevole passare come il capo di una Comunità che a tempo perso si diverte a stecchire i felini domestici fra i più amati e conosciuti. “Nel rammarico per la morte degli animnali - dice Nicolussi Paolaz - è altrettanto spiacevole constatare che, ancor prima delle necessarie verifiche, l'immaginario collettivo sia stato stuzzicato raffigurando Lusern e i Lusernar come ostili verso i felini e chi ha a cuore la loro sorte. Il quadro è stato palesemente distorto e nei fatti smentito!” Ma non si accontenta di annunciare l'innocenza dei cimbri, si attiva con iniziative concrete per fronteggiare la folta presenza dei gatti. “L'amministrazione ha attivato alcune iniziative volte a migliorare la biodiversità e la civile convivenza. In particolare ha sollecitato la collaborazione del Servizio veterinario provinciale, dei Carabinieri e dll'Enpa, con l'intento di coordinare interventi di presidio del territorio ma anche e soprattutto di formazione per i cittadini, al fine di sviluppare quelle necessarie sensibilità che rendono rispettosa la vita di comunità. Per questi motivi a breve sarà organizzato un incontro pubblico per valutare assieme alla cittadinanza la problematica legata alla gestione dei felini, che si potrà estendere alla gestione di tutti gli animali domestici nonché ai comportamenti della società che incidono sulla convivenza civile e green fra le persone e gli animali”. Conclude annunciando l'inizio di un percorso che porterà a sicuro miglioramento del modo di vivere, rispettando persone e animali grandi e piccini. (f.m.)













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