Gilmozzi arriva a Mori ma con un anno di ritardo 

L’assessore provinciale sarà in consiglio lunedì sera per parlare di viabilità Un incontro richiesto prima che si rinunciasse al progetto “Loppio-Busa”


di Matteo Cassol


MORI. Atteso da più di un anno, dopo che una mozione aveva richiesto la sua presenza, domani l’assessore provinciale alle infrastrutture Mauro Gilmozzi arriverà finalmente in consiglio comunale a Mori per parlare della viabilità locale, anche se nel frattempo il cantiere per il principale tema del contendere (l’ex Loppio-Busa, ora Passo San Giovanni-Cretaccio) è partito. Ad annunciarlo è il presidente Marzari: «L’occasione – spiega nella convocazione del consiglio per le 19 – sarà particolarmente utile per trattare un tema di grande rilievo per Mori». Gilmozzi riferirà assieme a tecnici della Provincia dei lavori al collegamento Passo San Giovanni-Cretaccio, ma potrebbe affrontare anche gli altri temi connessi alla viabilità tra Mori, Loppio (per cui lo stesso Comune sollecita la messa in sicurezza) e Passo San Giovanni.

Sul tema dell’ex Loppio-Busa il Movimento 5 Stelle prepara già le barricate: «Quale interesse può avere Mori da un'opera siffatta? Gli effetti attesi consistono nell'aumento del traffico in attraversamento a Loppio con conseguente aumento dell'inquinamento e del disagio per gli abitanti della frazione. Chi pensa di sfruttare questa situazione con una nuova zona commerciale o vive fuori dai tempi o ha un interesse particolare da coltivare. Con la San Giovanni-Cretaccio realizzata, l'unica cosa certa è che la situazione del traffico si aggraverà e la viabilità rimarrà tale per molti anni ancora. Mori si troverà con un territorio ancora più degradato e lo sviluppo turistico della borgata diventerà sempre più difficile. Mori ha bisogno di salvaguardare il proprio ambiente, anzi migliorarlo, perché è l'unico capitale per il suo futuro. La Provincia non si smentisce mai. Sempre più autonoma nel realizzare i progetti peggiori. E i nostri amministratori la seguono con docilità. Il Comune di Mori, per quanto riguarda il bypass di Nago non è mai stato tenuto in considerazione e l’amministrazione non si è mai preoccupata di organizzare una serata per informare, dialogare di questa assurda e insulsa opera stradale».

Oltre all’argomento di discussione che coinvolge l’assessore provinciale, l’ordine del giorno comprende cinque interrogazioni (quattro del Movimento 5 Stelle – su monitoraggio del diedro, danneggiamento della copertura del cimitero, bando per l’addetto stampa e mancato completamento del progetto di fibra a Besagno – e una di Mori Dinamica sui problemi di sfalcio dell’erba) e due delibere: una variazione di bilancio e l’approvazione del rendiconto 2017 del Corpo vigili del fuoco locale.

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