AVIO 

Dopo 9 anni, il nuovo casello è ancora fermo 

La presentazione risale a fine marzo del 2009, i lavori dovevano partire a inzio 2017



AVIO. Era il 31 marzo di nove anni fa quando l’allora presidente dell'A22 Paolo Duiella assieme ai suoi collaboratori Ocello e Costa scesero ad Avio per presentare alle due amministrazioni di Ala ed Avio il progetto del futuro svincolo autostradale i cui lavori di realizzazione, stando alle loro rassicurazioni, sarebbero dovuti partire a medio-breve termine. Nel frattempo si sono succedute le amministrazioni comunali con l’avvicendamento dei sindaci Sandro Borghetti e Tiziana Tomasoni ma anche di molti consiglieri e così il 20 settembre (del 2016) i vertici di A22 sono tornati in Vallagarina per ripresentare il rendering del futuro casello autostradale. Che sarà anche bello come si continua a ripetere ma che ancora non si vede dopo ben 9 anni dalla prima presentazione alla comunità della bassa Vallagarina. L’incontro del settembre 2016 si è tenuto alla sala dell’oratorio di Sabbionara con poco pubblico presente in realtà ma ovviamente c’erano consiglieri e assessori oltre ai sindaci di Avio Federico Secchi e di Ala Claudio Soini che hanno seguito con attenzione le relazioni del presidente Andrea Girardi, del direttore generale Walter Pardatscher e del direttore tecnico Carlo Costa che già spiegò il progetto proprio 9 anni fa ad Avio. Indubbiamente, vedendo il rendering, sarà un casello molto bello e funzionale con un costo non indifferente (24 milioni di euro) ed una rotatoria sopraelevata sul canale idroelettrico Biffis sul quale progetto hanno lavorato un centinaio di tecnici. Niente espropri di terreni e spazi ottimizzati, pannelli fotovoltaici che produrranno una quarantina di kw/h e pista ciclabile ben separata dal traffico veicolare. In primavera (del 2017) era stato preventivato che i lavori (che dureranno 3/4 anni) sarebbero partiti ma siamo a primavera del 2018 e di cantiere nemmeno l’ombra. Rimane il fatto dell’inadeguatezza dell’attuale casello con un pericoloso innesto alla strada provinciale Destra Adige e già teatro di numerosi incidenti ma che di certo non rappresenta nemmeno un gran bel biglietto da visita per i fruitori di questa arteria che entrano da sud nella nostra regione.(f.r.)













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