Alta Vallagarina, la Rurale pensa a una Fondazione 

Utile di oltre un milione e mezzo di euro, la Cassa è in salute e ha un progetto  per restare vicino al suo territorio in vista della fusione con Rovereto e Lizzana



BESENELLO . Utile da oltre un milione e mezzo di euro, indicatori in gran parte in crescita e la volontà di dare vita ad una fondazione locale. Che magari vada a fare il lavoro che sinora ha sempre fatto la Cassa rurale Alta Vallagarina, adesso che all'orizzonte si prospettano una fusione con le rurali di Rovereto e Lizzana, e che, con l'adesione alla holding cassa centrale banca, non v'è certezza che quel sostegno e quella vicinanza alle piccole realtà di Besenello, Calliano, Nomi e Volano possa essere fatto anche in futuro. Così si prepara all'assemblea la rurale Alta Vallagarina; i soci, venerdì 25 maggio (alle 18.30 al centro sportivo di Besenello) si vedranno consegnato un bilancio nettamente positivo, ma verrà chiesto loro anche di prorogare tutto il consiglio d'amministrazione per altri sei mesi, perché si pensa che entro fine 2018 si arrivi davvero alla fusione con Rovereto e Lizzana. Il tema principale è quello, e tiene banco da un paio d'anni. Già lo scorso anno le tre banche avevano stilato un accordo di programma, che vedeva la piccola Alta Vallagarina quale soggetto incorporante. Questo per le note difficoltà di Rovereto, rivelatesi un po' troppo grosse, ancora, per procedere già lo scorso anno. Il presidente Adriano Orsi (il cui mandato, con tutto il CdA, era in scadenza; e chiederà altri sei mesi fino alla fusione) era stato chiaro, l'Alta Vallagarina non poteva farsi carico delle difficoltà di Rovereto. «E le cose restano così, fino a quando non ci sarà un intervento esterno in aiuto di Rovereto». Ma l'obiettivo resta: «Puntiamo ad andare in assemblea straordinaria entro la fine dell'anno. Ma noi, a differenza di altri, non ci fondiamo perché siamo costretti. Questo diremo ai soci: non ne abbiamo bisogno adesso, ma essere troppo piccoli in una holding vuol dire non contare nulla. Lo facciamo perché Rovereto continui ad avere una banca, purché la nuova banca stia in piedi». Orsi non ha mai nascosto le perplessità sulla nuova holding - «siamo stati chiamati a contribuire al risanamento di quelle casse che ora ci fanno concorrenza». Venerdì prossimo Orsi proporrà ai soci di far nascere una fondazione sui quattro Comuni, investendo 400 mila euro per la sua nascita. «Avrà lo scopo di seguire le associazioni ed i gruppi locali, e le loro attività, cosa che noi abbiamo sempre fatto, lo scorso anno abbiamo dato 288 mila euro in beneficenza. Tra 15 anni forse si accorgeranno che è stato un errore unificare tutto in un'unica cassa, forse nella fondazione potrà rinascere qualcosa». Per intanto l'Alta Vallagarina presenta uno dei suoi migliori bilanci da sempre: utile da 1,65 milioni di euro, costi ridotti dell'8,5% (tre pensionamenti non rimpiazzati, Volano 2 chiusa); migliorata la qualità del credito, con buoni livelli di copertura del credito deteriorato (65% per le sofferenze, 44% per le inadempienze probabili, 53% sul totale dei crediti deteriorati); crediti in leggero calo (-2%) ma mutui in aumento del 5%, raccolta in crescita del 3%; 236 milioni di raccolta e 131 milioni di prestiti alla clientela. (m.s.)

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