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Vaia e bostrico, avviato il ripristino di 20mila ettari di boschi danneggiati

La Provincia: il rimboschimento durerà decenni



TRENTO. Il Servizio foreste della Provincia di Trento è impegnato nelle operazioni di ripristino forestale delle aree danneggiate dalla tempesta Vaia e dal bostrico. Le superfici interessate - si apprende - sono pari a circa 20.000 ettari, concentrati soprattutto nel settore orientale del Trentino.

In alcuni casi, i danneggiamenti compromettono l'efficienza idrogeologica e protettiva di alcuni bacini, oltre che le funzioni ambientali, paesaggistiche e produttive rivestite dal bosco. Il ripristino si protrarrà per i prossimi decenni. La realizzazione di rimboschimenti su vasta scala è un'operazione complessa, che riguarda la disponibilità di seme nei cosiddetti "boschi da seme" (foreste con alberi di qualità selezionata), di piante (i vivai provinciali di San Giorgio e di Casteller, producono ogni anno tra le 400.000 e le 500.000 piantine di diverse specie, che consentono di ripristinare circa 200 ettari l'anno) e la stagionalità degli interventi.

Le piante messa a dimora vanno controllate, sostituendo quelle che non hanno retto allo stress di trapianto e riducendo la concorrenza della vegetazione erbacea o arbustiva.

Oltre agli interventi effettuati dalla Provincia, nel corso del 2022 è stato attivato un bando per i rimboschimenti con fondi statali, limitato ad aziende agricole e imprese. In Valsugana sono stati stanziati ad alcuni Comuni dei fondi specifici per la realizzazione di rimboschimenti, a valere sul Pnrr. Sono poi presenti iniziative autonome, con rimboschimenti effettuati dalla Magnifica Comunità di Fiemme, che dispone di vivai propri e interventi di imprese private. L'obiettivo è di portare i nuovi boschi verso popolamenti misti e ben strutturati, che si sono dimostrati più resistenti ai disturbi naturali e più capaci di reagire velocemente nel momento in cui vengono danneggiati. 













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