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Vaccino Pfizer-Biontech, l'Ue: in Italia i primi 27 milioni di dosi in gennaio

Via libera europeo all'acquisto fino a 300 milioni di dosi. Ricciardi: "La protezione del 90% è straordinaria"



BRUXELLES. Il collegio dei commissari dell'Ue ha dato il via libera a sottoscrivere il contratto per il vaccino anti-Covid 19 con Pfizer-Biontech, fino a 300 milioni di dosi. Lo ha annunciato il portavoce dell'Esecutivo comunitario, Eric Mamer.

Nello scenario migliore le prime dosi di vaccino «potrebbero arrivare già a fine 2020, inizio 2021». Così la commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides, ad una domanda.

La quota riservata all’Italia è il 13,51% del totale, ovvero 27 milioni di dosi. Si tratta per ora di una prima tranche. Dovrebbero arrivare nel mese di gennaio ed essere disponibili per Asl, medici, forze dell'ordine e categorie a rischio.

"La ripartizione delle dosi - spiegano dalla Commissione Ue - avviene sulla base della popolazione di ciascun Stato membro rispetto al totale degli abitanti dell'Ue" e il dato si ricava da fonti Eurostat. 

L'esultanza di Ricciardi. «La notizia della protezione del 90% è straordinaria, mai avremmo pensato che si potesse raggiungere per un microrganismo nuovo. Ma i dati vanno presentato alle agenzie regolatorie, ovvero l'Ema per l'Europa e l'Fda per gli Stati Uniti, che dovranno verificarli. Queste agenzie, anche se accorceranno i tempi, prima di un mese o un mese e mezzo non sarà possibile, quindi le prime dosi di questo vaccino arriveranno a inizio dell'anno prossimo». Così Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e docente di Igiene all'università Cattolica, intervenendo oggi durante la trasmissione Agorà, su Rai 3 in merito ai risultati.

«Comunque - ha proseguito Ricciardi - stiamo aspettando anche i dati del secondo vaccino», quello sviluppato dall'università di Oxford e da Astra Zeneca, «i cui dati dovevano arrivare ottobre e sono un pò in ritardo. Siamo fiduciosi che nel 2021 avremo uno o due vaccini ma ciò non toglie - ha concluso - che dovremo continuare a rispettare le regole. L'arma principale resta il distanziamento fisico, la mascherina e l'igiene delle mani, perché il virus continuerà a circolare anche col vaccino e dovremo continuare a stare attenti».













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