il caso

“Vaccino, molti residenti a Trento dirottati su centri periferici”

La denuncia della consigliera Coppola: “Il rischio è che lo spostamento necessario per fare la vaccinazione demotivi le persone a sottoporsi alla terza dose”



TRENTO. La consigliera provinciale Lucia Coppola (Verdi del Trentino) ha depositato un'interrogazione rivolta al presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, per sapere la motivazione per la quale "diverse persone, residenti nel capoluogo di provincia, vengono dirottate per la 3/a dose in punti vaccinali distaccati".

L'interrogazione, riporta Coppola, segue le segnalazioni pervenute da parte di cittadini di Trento che, non riuscendo a prendere appuntamento presso il punto vaccinale della città, vengono mandate “a Borgo Valsugana, Pergine, Malè, Cavalese, Tione, Tonadico e Mezzolombardo…. Insomma tutti luoghi decentrati, distanti anche parecchi chilometri”.

"Questo può creare problemi alle persone che presentano fragilità e comunque non più giovani che sono costrette a spostarsi spesso con fatica e magari coinvolgendo amici o parenti. Il rischio è che lo spostamento necessario per fare la vaccinazione demotivi le persone a sottoporsi alla terza dose”.

“Mi è stato segnalato inoltre – aggiunge la consigliera Coppola – che nel portale dell’Apss nel sito vaccinazioni è indicato “Dose “booster” per over 60. Se sei nato nell’anno 1961 o precedenti ed hai completato il ciclo vaccinale da almeno sei mesi prenota qui la tua vaccinazione”. Un messaggio ingannevole perché chi non ha ancora compito i 60 anni (c’è tempo fino al 31 dicembre) non può fare attualmente la prenotazione”.













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