l'anniversario

Un anno fa la strage della Marmolada con 11 morti. I parenti: «Come fosse ieri»

Il 3 luglio 2022 il crollo del seracco del ghiacciaio. Archiviata l'inchiesta e revocata la zona rossa. Tre giorni di commemorazioni tra Canazei e Passo Fedaia: ci sarà anche Davide Carnielli, sopravvissuto alla valanga


Marianna Malpaga


TRENTO. È passato un anno dal 3 luglio 2022 quando, poco dopo le 13.45, il crollo di un seracco del ghiacciaio di Punta Rocca, sulla Marmolada, causò la morte di undici alpinisti.

Il 20 giugno scorso il gip del Tribunale di Trento, Enrico Borrelli, ha archiviato l'inchiesta della Procura, condividendo le motivazioni dei periti tecnici, secondo cui l'evento non era prevedibile. Nel frattempo il sindaco di Canazei, Giovanni Bernard, ha confermato che "non ci sarà nessuna zona rossa" nel versante nord della Marmolada, mentre sono in fase di definizione le modalità con cui l'area potrà essere percorsa in sicurezza.

Il crollo del seracco di Punta Rocca, a quanto riportato nella perizia tecnica firmata da Carlo Baroni (Università di Pisa) e Alberto Bellin (Università di Trento), con il contributo di altri tre docenti universitari e un ricercatore del Cnr, è stato causato dalle "temperature elevate registrate da metà giugno". Da metà giugno 2022, le temperature in vetta hanno raggiunto i 10,7 gradi centigradi, con "una riduzione di circa sette centimetri al giorno" del ghiacciaio.

Ma gli esperti non indicano le alte temperature come la sola causa del crollo: negli strati più profondi del ghiacciaio vi erano infatti crepacci e fratture. La stessa area di Punta Rocca è una porzione distaccatasi dal ghiacciaio principale nel 2012.

Tra sabato 1 e lunedì 3 luglio si svolgeranno tre giorni di commemorazione tra Canazei e Passo Fedaia, ai quali parteciperanno anche alcuni parenti delle vittime. "Mi sento di dire che è come se fosse passato un giorno dal 3 luglio 2022, anche se dopo un anno si riesce a parlare dell'evento più lucidamente", dice Alessandro, fratello di Filippo Bari, di Isola Vicentina, che ha perso la vita a 27 anni sulla Regina delle Dolomiti, lasciando la compagna e il figlio di quattro anni. La famiglia Bari, spiega Alessandro, parteciperà agli eventi di domenica 2 luglio.

Domenica 2 luglio, alle 15, a Passo Fedaia, il Coro Valfassa diretto dal maestro Stefano Lazzer proporrà un concerto di canti di montagna dedicato alle vittime. Lunedì 3 luglio, invece, il vicario di zona don Albino Dell'Eva presiederà una messa a Passo Fedaia, che sarà concelebrata dal parroco di Canazei Mario Bravin. Al termine della celebrazione, verrà deposta una targa commemorativa.

Alla commemorazione di lunedì 3 luglio parteciperanno Davide Carnielli, 31 anni di Fornace, sopravvissuto al crollo del seracco, e la famiglia di Nicolò Zavatta, 22 anni, originario di Barbarano Mossano (Vicenza), la vittima più giovane del disastro. Luca Miotti, fratello di Davide e cognato di Erica Campagnaro, due delle undici vittime, parteciperà invece al dibattito pubblico "Marmolada, il futuro della montagna al tempo del cambiamento climatico", di sabato 1 luglio in piazza Marconi, a Canazei (ore 21). All'incontro parteciperanno anche l'alpinista Reinhold Messner e il glaciologo del Muse Christian Casarotto. Non prenderà parte al momento di commemorazione, invece, la famiglia di Liliana Bertoldi di Levico Terme, l'unica vittima trentina. 













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