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Ultimo giorno di scuola, in dad il liceo Da Vinci dopo i festeggiamenti “sopra le righe” dello scorso anno

Le reazioni dal consiglio provinciale, Casa Autonomia.eu: “Restrizione inopportuna”. Futura: “Non si capiscono le ragioni della dirigente”. La riposta di Bisesti: “Decisione che non passa dall’assessorato”



TRENTO. Ultimo giorno di scuola in Dad per alcuni istituti trentini, tra cui il liceo Da Vinci di Trento. E’ diventata ormai virale la notizia che la dirigente della scuola citata, Tiziana Rossi, ha comunicato nel corso del pomeriggio di oggi (8 giugno) che le lezioni si terranno in dad: "I docenti manderanno un link Meet alla classe in orario e potranno così svolgere regolarmente lezione", viene scritto nella e-mail.

La decisione è stata presa dopo gli episodi dello scorso anno, quando proprio fuori dal Da Vinci l’ultimo giorno di scuola, si erano verificati dei ‘disordini’ causati da alcuni studenti, in occasione dei festeggiamenti per l’inizio delle vacanze estive avevano portato all'intervento della polizia locale dopo lanci di uova e farina all'esterno della scuola.

Diverse le reazioni, in prima battuta da parte degli studenti a cui è stata negata la possibilità di andare a scuola. A segnalare la cosa però è stata un’interrogazione del consigliere provinciale Paolo Zanella di Futura e una nota di Casa Autonomia dei consiglieri Paola Demagri e Michele Dallapiccola.

"Mi è stato segnalato da alcuni studenti sconcertati del liceo scientifico Da Vinci di Trento – scrive Zanella – e da alcuni insegnanti che la dirigente ha deciso di far svolgere l'ultimo giorno di scuola in Dad, di fatto togliendo un momento di celebrazione e di commiato adeguato e importante per loro; pare che lo scorso anno vi siano stati disordini l'ultimo giorno di scuola e che per questo motivo era già stata stabilita dalla dirigente un'uscita da scuola in tre diverse fasce orarie. Non si capiscono quindi le ragioni di questa decisione dell'ultimo minuto".

"Oggi agli alunni di alcuni Istituti trentini è infatti arrivata una mail in cui si comunica che l'ultimo giorno di scuola si svolgerà a distanza, con i docenti che si collegheranno in Meet negli orari designati – scrivono Demagri e Dallapiccola –. Non si tratta di una possibilità in più offerta a studenti che magari hanno difficoltà a seguire in presenza le ultime lezioni dell'anno per questioni di distanza o altre circostanze estenuanti, ma di una vera e propria restrizione inopportuna, la cui responsabilità ricade sull'assessorato. È infatti l'assessorato a causare questa restrizione, autorizzando le scuole a prendere queste misure, andando in questo modo a "gestire" gli studenti che vorrebbero invece partecipare alle normali attività scolastiche fino all'ultimo giorno di calendario, come sarebbe loro diritto. Si tratta di una forma di restrizione politica inopportuna e sappiamo come le restrizioni forzate possano causare reazioni infelici".

La riposta è arrivata anche dall’assessore provinciale all'istruzione, Mirko Bisesti. "L'unica segnalazione che ho avuto è del Da Vinci e credo che riguardi tutta la scuola. È una decisione presa in autonomia che quindi non passa dall'assessorato o dal dipartimento. Dopodiché credo di averci messo la faccia contro la dad già durante la pandemia quando la Provincia di Trento ha cercato di mandare in classe gli studenti più di tutte le altre regioni. Siamo all'ultimo giorno, auguriamo a tutti gli studenti e i docenti una buona conclusione dell'anno scolastico".













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