IL CASO

Troppe morti sulla strada in Trentino: giro di vite per la sicurezza

Incontro al Commissariato del governo tra Fugatti, Lombardi e Garramone. Annunciata una maggiore vigilanza dopo i 9 decessi per incidenti motociclistici da inizio giugno



TRENTO. Nove morti per incidenti con la moto dall'inizio di giugno sulle strade trentine: un bilancio drammatico di fronte al quale non si può restare indifferenti. Servono azioni più incisive sia sul fronte della cultura che su quello della repressione dei comportamenti scorretti o pericolosi. Questo il tema della riunione in Commissariato del Governo a Trento, alla presenza, oltre che del presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, dei rappresentanti delle forze di polizia e delle istituzioni coinvolte.

«Sono numeri - commenta Fugatti in una nota - che se applicati ad altri campi farebbero parlare di una guerra o di una emergenza assoluta. Sono molto preoccupanti. Per questo appoggiamo le iniziative che le forze di polizia metteranno in atto, siamo pronti a fare ancora di più sul terreno della sensibilizzazione, ma anche, se lo riterremo necessario, ad adottare provvedimenti più incisivi sul fronte del controllo e della repressione di comportamenti non rispettosi delle regole e della prudenza».

Il commissario del Governo, Sandro Lombardi, ha sottolineato quanto sia importante fare prevenzione, ma soprattutto agire in rete per ottenere ancora più risultati attraverso servizi preventivi che saranno intensificati. Il questore, Giuseppe Garramone, ha preannunciato interventi ad hoc per aumentare la vigilanza sul territorio, compresi gli esercizi pubblici e le discoteche.













Scuola & Ricerca

In primo piano