Ztl, «assalto» dei genitori motorizzati

Dopo le 12 si scatena la ressa nell'attesa che i bimbi escano dal Sacro Cuore


Martina Bridi


TRENTO. Via Verdi, ore 12.30 di ieri. Invece di stare in zona a traffico limitato sembra di essere in una qualsiasi via trafficata della città. Auto posteggiate a cavallo del marciapiede, difficoltà di manovra, divieti ignorati. Stessa scena che si ripete ogni giorno al suono della campanella della scuola del Sacro Cuore, quando i bambini escono dalle lezioni.

I genitori dei piccoli sono pronti ad aspettarli con la macchina parcheggiata, spesso in maniera fantasiosa, in una delle vie più centrali di Trento.

E così ieri, oltre alla solita fila di veicoli posteggiati sul marciapiede davanti alla Facoltà di sociologia, in via Verdi, un genitore ha pensato di ridurre ulteriormente la distanza da percorrere per recuperare il figlio lasciando la macchina sotto l'albero di fronte al ristorante "Le Due Spade". Conseguenza: un'altra auto intenzionata a passare per il vicolo che porta nella piazzetta Verzeri, dove il Sacro Cuore ha l'entrata principale, si è dovuta fermare perché impossibilitata a transitare, a meno di travolgere il tavolino posto fuori dal ristorante. Esclusa a priori questa possibilità, non potendo passare il guidatore ha cominciato a suonare il clacson nervosamente finché l'altra auto non ha potuto fare altro che spostarsi. Così all'inquinamento ambientale si è aggiunto l'inquinamento acustico.

Le manovre inconsuete sono all'ordine del giorno. Per girarsi più comodamente i genitori al volante spesso e volentieri invadono con la macchina la parte di via Verdi, quella di fronte all'entrata del Duomo e alla Filarmonica, in cui l'accesso è vietato e segnalato da due grandi cartelli stradali.

Per non parlare delle retromarcia che obbligano pedoni e ciclisti a schivare i mezzi per evitare di essere investiti, in barba alla tranquillità di potersi aggirare spensieratamente e con il naso per aria nella zona a traffico limitato.

Dato che il Sacro Cuore è l'unica scuola della città a non avere alcun accesso da strade escluse dalla zona a traffico limitato, il Comune di Trento ha concesso ai genitori dei bambini che frequentano la scuola un permesso temporaneo valido giusto il tempo di far salire in auto i figli, girare per via Maffei ed arrivare infine su via Prati.

Da un lato questo strappo alla regola è in parte comprensibile, visto che si tratta di bambini anche molto piccoli della scuola dell'infanzia e delle elementari. Dall'altro fa comunque riflettere il fatto che a poche centinaia di metri ci siano due parcheggi molto grandi raggiungibili senza tanti sforzi. E' vero che la cartella carica di libri può essere molto pesante, ma per arrivare al parcheggio di San Severino o a quello dell'ex Sit si tratta di fare una passeggiata e in pochi minuti si è in macchina. Identico risultato, Ztl rispettata.













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