la vicenda

"Zampa Trentina" salva Rum, il cucciolo di cane utilizzato per chiedere l’elemosina

ll cagnolino era ormai d'intralcio al suo padrone e stava per essere abbandonato, le volontarie dell’associazione lo hanno salvato: «Aspettiamo che il consiglio comunale discuta la proposta di divieto di accattonaggio con animali»


Daniele Peretti


TRENTO. Le volontarie di Zampa Trentina lo hanno chiamato Rum, ha circa 6 mesi, futura taglia media. La lingua blu fa pensare a un incrocio chow chow. In molti lo riconosceranno perché ha trascorso tanto tempo davanti ai supermercati della città insieme al suo padrone-accompagnatore che chiedeva l’elemosina. Erano settimane che le volontarie dell’associazione provavano a prenderlo in custodia, salvandolo da una situazione intollerabile, incolpevole partecipante del “giro” delle elemosine. La situazione si è improvvisamente sbloccata perché il cane non era più voluto dal proprio padrone, che doveva far rientro nel proprio paese, e così Zampa Trentina è intervenuta sottraendolo all’abbandono e salvandolo. Un premio alla costanza delle volontarie.

Ma come si può interrompere questo giro delle elemosine? Principalmente vietando sul territorio comunale l'accattonaggio, perlomeno con lo sfruttamento degli animali. Come chiede l’associazione animalista. «Stiamo ancora aspettando che il consiglio comunale discuta la proposta di divieto di accattonaggio con animali già depositata da tempo – fa sapere Zampa Trentina - intanto, finalmente, questo cucciolo è al sicuro. Ce lo hanno ceduto solo perché dovevano tornare al loro paese ed era d'intralcio». La proposta in questione è quella presentata dal consigliere comunale Renato Tomasi di Azione Unione ancora ad inizio legislatura.













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