VOLLEY: ITAS TRICOLOREIl coro di Piazza Duomo ai ragazzi di Stoytchev: "I campioni siamo noi"

Una serata che rappresenta l'ultima occasione per la città di salutare i freschi detentori dei tre trofei, visto che oggi tutti i giocatori della rosa torneranno a casa o risponderanno alla convocazione delle nazionali
La festa in piazza Duomo


Nicola Baldo


TRENTO. Circa millecinquecento i tifosi gialloblù che hanno affollato piazza Duomo per la festa celebrativa della tripletta targata Trentino Volley. Una serata che rappresenta l'ultima occasione per la città di salutare i freschi detentori dei tre trofei, visto che oggi tutti i giocatori della rosa torneranno a casa o risponderanno alla convocazione delle nazionali.

Il clima ed il tifo è quello del PalaTrento delle grandi occasioni: trombette, bandiere, fumogeni e stelle filanti a scaldare la fresca serata trentina. La coppa dello scudetto arriva portata in mano da Kaziyski direttamente con il pullman della squadra che fa il suo ingresso in piazza Duomo. Nel salotto buono della città si sono sempre festeggiate le vittorie e allora tradizione favorevole non si cambia. Sul maxischermo le immagini di questo V-Day.

«È normale avere gli occhi lucidi in queste occasioni - ha detto dal palco capitan Matey Kaziyski - ancora una volta grazie a tutti, nel primo anno quando abbiamo vinto lo scudetto ho sentito una sensazione molto particolare e la volevo rivivere. Per due anni non ci siamo riusciti e tutti volevamo tornare a vincere questo trofeo, ora ce l'abbiamo fatta e adesso siamo davvero felici».

Sul palco salgono tutti alla spicciolata, a partire dai componenti dello staff per arrivare a tutti i giocatori. «Volevo dire due cose semplici: confermo la volontà di tutti di vincere questo maledetto scudetto, sono felice perché ci mancava da due anni e oggi ancora una volta grazie a questa squadra splendida siamo ancora qua tutti insieme - ha aggiunto Radostin Stoytchev -. Alcuni giornalisti hanno scritto che il ciclo a Trento è finito, ma questo ciclo non è finito, è apertissimo».

Qualche occhio lucido c'è, i giocatori oggi prepareranno i bagagli e torneranno a casa. Chi resterà in attesa dell'autunno è il pubblico del PalaTrento, che alla vista sul palco del sindaco Alessandro Andreatta gli ha ricordato a gran voce un'esigenza particolare: "Noi vogliamo le curve nuove". Messaggio recepito, di nuovo, forte e chiaro a Palazzo Thun. «Forse - ha aggiunto Andrea Bari - questo scudetto è arrivato anche troppo tardi, dovevamo vincerlo anche due anni fa e lo scorso anno. Lo volevamo con grande forza ed ora è arrivato». Sul palco quindi spazio ai ringraziamenti, al pubblico ed al gruppo, della diagonale principale Raphael e Stokr. La risposta dei tifosi sta in quei cori per una sera spostati dalla Curva Gislimberti del PalaTrento a Piazza Duomo. «L'anno scorso - ha detto Osmany Juantorena - eravamo tutti tristi al palazzetto per come era finita la stagione, adesso poter vivere questa festa, con voi, è bellissimo per tutti noi».

Alla first lady Iris Wintzek ed al general manager Beppe Cormio il compito di ricordare anche l'"altra squadra", quella composta da dirigenti, volontari e persone che sono indispensabili per il funzionamento della macchina Trentino Volley. Una serata scivolata via fra abbracci, applausi, sorrisi e "Chi non salta cuneese è", prima che la squadra e lo staff voli alla cena sociale, l'ultima tutti insieme di questa annata spettacolare. «Sokolov ha firmato un contratto quinquennale e resterà a Trento altri cinque anni - ha esordito con questa news il presidente Diego Mosna -. Adesso inizia lungo momento di preparazione della prossima stagione, siamo in difficoltà perché questa squadra andrebbe mantenuta così com'è e se dovremo fare qualche modifica la faremo solo in relazione a esigenze dei giocatori e non alle nostre. Abbiamo creduto fortemente in questo gruppo, sarà un'impresa titanica riuscire a replicare quello fatto quest'anno ma ci proveremo».

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