L'INTERVISTA

«Volare a 100 anni? L’elisir di lunga vita dipende tutto da noi»

Mario Cristofolini commenta il caso del comandante Volpi: «Mangiare bene, muoversi e coltivare molti interessi»



TRENTO. Il caso del comandante Francesco Volpi, che a 99 anni ancora solca i cieli del Trentino alla guida di piccoli aerei è eccezionale, ma non isolato. Tutta questione di abitudini di vita, ma anche di geni. Lo spiega il dottor Mario Cristofolini, presidente della Lilt, la lega italiana per la lotta ai tumori, che a 82 anni ancora fa gare di sci dopo un passato da lottatore e da ciclista.

Dottore, sono sempre di più gli esempi di persone anziane ancora molto attive. A cosa è dovuto?

Lo chiamano invecchiamento di successo. La vita si allunga sempre di più e aumentano le persone che riescono a essere lucide e in forma anche in età avanzata. In parte perché hanno un buon corredo genetico e un buon numero di telomeri che sono quelle particelle che riparano le alterazioni del nostro sistema genetico. Ma sono persone che hanno avuto anche poche frustrazioni e riescono ad affrontare serenamente i casi della vita.

Lo stile di vita quanto conta?

Secondo me lo stile di vita vale almeno il 70 per cento, mentre il corredo genetico vale per il 30 per cento. Gli studi dimostrano che i fumatori campano dieci anni in meno a quanto vivrebbero se non avessero mai fumato.

Quali sono i consigli per avere una lunga vita?

Il primo è non fumare, poi non bisogna bere perché anche l’alcol è cancerogeno. Poi, naturalmente, è fondamentale un’alimentazione sana. Quindi tanta frutta, tanta verdura ed evitare le carni rosse. Poi, ci vuole molto movimento. Io conosco bene il comandante Volpi ed è una persona magra. Anche questo è molto importante. Le persone in sovrappeso vivono di meno perché questo comporta una serie di malattie collaterali. Malattie che le persone magre non hanno.

Ma che tipo di movimento è necessario? Dopo una certa età lo sport diventa pesante.

Basta una camminata veloce di almeno venti minuti al giorno. Per attività fisica non si intende attività agonistica, ma basta una passeggiata veloce, giusto per arrivare a sudare. Non si deve correre.

Ma è tutto qui o è necessario mantenere vivi anche gli interessi?

Cero anche questo è molto importante. Nel caso del comandante Volpi lui ha un grosso interesse per il volo che richiede molta attenzione e quindi mantiene vispa e viva la mente. Ma per tutti gli altri ci vuole sempre un grosso interesse. In generale anche l’attività manuale aiuta così come quella intellettuale. Fare qualcosa mantiene vivi e anche coltivare passioni e interessi aiuta molto.

Ma lei in volo con Volpi da solo ci andrebbe?

Io non amo il volo sugli aerei piccoli e quindi direi di no.

Lei che attività pratica ancora?

Io attualmente faccio gare senior di slalom gigante, ma ho sempre fatto sport. Da studente praticavo la lotta greco romana, poi ho sempre fatto roccia e infine sono ndato spesso in bicicletta. Lo sport mantiene giovani e aiuta molto. Come tutte le buone abitudini. Anche un buona sanità aiuta molto, ma è dimostrato che vale un 10 per cento nell’assicurare una lunga vita. Il resto lo facciamo noi.

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