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Vito Mancuso è un habitué del convento dei Cappuccini

CONDINO. Un ospite d’eccezione da tre anni a questa parte è solito trascorrere una settimana presso l’Associazione “Il Ponte sul Guado”, all’ex convento dei frati Cappuccini di Condino. Si tratta del...


di Aldo Pasquazzo


CONDINO. Un ospite d’eccezione da tre anni a questa parte è solito trascorrere una settimana presso l’Associazione “Il Ponte sul Guado”, all’ex convento dei frati Cappuccini di Condino. Si tratta del docente di Teologia moderna e contemporanea, Vito Mancuso, noto opinionista e intellettuale “scomodo” per la Chiesa tradizionalista. Il professore, dal 2009 editorialista della “Repubblica”, dal marzo di quest’anno insegnaStorie delle dottrine Teologiche all’Università di Padova.

Al convento, il docente originario di Carate Brianza ma che vive a Bologna, verrà anche a fine mese quando parlerà sul tema “Teologia e spiritualità della natura”. Spiega così Mancuso il motivo delle sue ricorrenti presenze in convento: «Innanzitutto sono amico del priore svizzero padre Andrea Schnöller, che trascorre parte dell’anno tenendo corsi o soggiornando al santuario della Madonna del Sasso. Condino è un ambiente dove regna molta armonia, bellezza e pace. Solitamente i luoghi religiosi mostrano decadenza, qui invece è molto diverso anche perché c’è l’antico, ma anche un’apertura al moderno misurata».

A 23 anni il professore era stato ordinato sacerdote dal compianto cardinale Carlo Maria Martini. Un anno dopo ha chiesto e ottenuto di essere dispensato dalla vita sacerdotale e quindi di dedicarsi solo allo studio delle teologia. E, dietro indicazione dello stesso prelato, si trasferì a Napoli al seguito di monsignor Bruno Forte attuale arcivescovo di Chieti. Chiediamo un suo giudizio su Papa Francesco. «Direi che è l’uomo giusto al momento giusto e finora penso che non abbia sbagliato niente».

All’interno della struttura di via Brione, circondata da un parco immenso circondato da mura, si praticano anche corsi di yoga, meditativi e attività psicologica alla presenza di docenti di fama nazionale. Gli ospiti provengono da ogni parte d’Italia e dalla Svizzera, da fine giugno a settembre compreso.













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