giustizia

Violento in famiglia, condannato

Per anni ha picchiato e insultato moglie e figli: due anni e un mese di reclusione



TRENTO. Cinque anni sono un lungo lasso di tempo. Posso essere un’eternità se li si trascorre all’inferno. E proprio lì li ha passati un trentacinquenne residente in Trentino per colpa di un marito violento che per un lustro intero, dal dicembre del 2008 al dicembre del 2013, ha subito ogni tipo di angherie da parte dell’uomo, un quarantasettenne italiano.

Lunga, lunghissima e sconcertante la lista di episodi che vedono il marito carnefice. Vittima non solo la donna, ma anche i suoi due figli piccoli e i genitori di lei. Insulti di ogni genere, minaccie di morte e anche violenze fisiche, perpetrate anche in presenza dei due bimbi. In un’occasione, ad esempio, l’uomo ha raggiunto in bagno la moglie, e dopo aver fatta cadere le è salito sopra a cavalcioni, prendendola ripetutamente a schiaffi.

Il tutto davanti agli occhi di uno dei due figlioletti. In un’altra occasione l’aveva presa a schiaffi davanti ai genitori di lei e, un’altra volta, ancora, mentre la poveretta stava addirittura allattando l’ultimo dei figli, l’aveva minacciata di morte dicendole «devi solo ringraziare che c’è nostro figlio altrimenti ti lasciavo su questa sedia». Ma nemmeno il più grande dei due bimbi si era salvato dall’assurda furia del padre che lo picchiava e lo insultava. Tutto questo, ovviamente, aveva causato un grave stato d’ansia alla donna.

A mettere fine alle torture il provvedimento di allontanamento dalla famiglia disposto dal tribunale civile nei confronti dell’uomo. Mano pesante, infine, del giudice Enrico Borrelli, che nelle scorse ore ha condannato il quarantassettenne a due anni e un mese di reclusione.













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