Violenta grandinata, danni a 5mila ettari di colture

Il maltempo ha interessato la scorsa notte il Trentino, con vento, pioggia e grandine che hanno causato danni. Una vera e propria bufera, con acqua e chicchi di ghiaccio, ha colpito per mezz'ora il Basso Sarca, la valle dei Laghi e la Vallagarina



TRENTO. Il maltempo ha interessato la scorsa notte il Trentino, con vento pioggia e grandine che hanno causato danni. Una vera e propria bufera, con acqua e chicchi di ghiaccio, ha colpito per mezz'ora la zona di Riva del Garda, il Basso Sarca, il vicino Monte Baldo, la valle dei Laghi e la Vallagarina.

Danni si sono registrati in val di Gresta e in Vallagarina, soprattutto nella zona di Mori dove la grandine ha persino rotto i vetri delle finestre. Nella zona di Tierno la grandine ha raggiunto la dimensione di palle da tennis, sino a sette centimetri di diametro. Si registrano danni alle colture ed anche alle autovetture parcheggiate in strada.

A rendere ancora più pesante la situazione è stato il forte vento che ha impresso traiettorie quasi orizzontali alla grandine, i cui segni si vedono anche sui muri delle case.

Danni anche in Valsugana, nella zona ad est di Trento. Il bilancio sarà quantificato in giornata dai tecnici dell'assessorato all'agricoltura. Ma le prime stime preoccupano. La frutta e l'uva erano già in avanzato stato di maturazione, tanto che l'inizio della vendemmia era stato fissato nei giorni scorsi per il primo di agosto.

La grandinata ha compromesso il raccolto di circa 5 mila ettari coltivati a mele ed uva. I danni - che variano a seconda delle zone dal 20 al 90 per cento dei raccolti - si registrano lungo l'intera asta dell'Adige, partendo da Ala per arrivare a Mori, Isera, Rovereto fino ad Aldeno, la Valsugana (Caldonazzo, Pergine e Levico) e la valle dei Laghi.

L'assessore provinciale all'agricoltura, Tiziano Mellarini, ha visitato le zone più colpite della valle dell'Adige: "Non ricordo un evento di tale gravità ed estensione. In poche ore sono stati compromessi il raccolto delle mele e la vendemmia. La Provincia farà la sua parte, verificherà il danno e chiederà alla Comunità europea lo stato di calamità". Lo stesso assessore Mellarini, incontrando i soci delle cooperative agricole (cantine e consorzi frutticoli) ha sottolineato la necessità di sottoscrivere la polizza assicurativa contro i danni provocati dal cattivo tempo: "Il Trentino è l'unica area d'Italia dove l'ente pubblico interviene, finanziando fino all'80 per cento della polizza. Il clima è mutato e quella che un tempo era considerata straordinarietà oggi lo è molto meno. Ripeto, tutti gli agricoltori, grandi e piccoli, devono sottoscrivere direttamente o tramite i consorzi la polizza assicurativa".

Il bilancio sarà quantificato nei prossimi giorni dai tecnici dell'assessorato provinciale all'agricoltura, ma le prime stime sono allarmanti: la frutta, le mele e l'uva erano già in avanzato stato di maturazione, tanto che l'inizio della vendemmia era stato fissato nei primi giorni di agosto.













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