Vigiliane: il Palio dell'Ocavinto da Piedicastello



TRENTO. Si è dovuto attendere fino alla penultima zattera per avere il vincitore della ventisettesima edizione del Palio dell’Oca e alla fine, partita con il numero 59, l’equipaggio di Piedicastello è balzato in testa alla classifica vincendo la zatterata con un tempo di 23 minuti e 27 secondi. Secondo Vigo Meano e medaglia di bronzo per l’equipaggio di Zell.
La prima zattera è partita ieri alle 19.30 da Roncafort per transitare dopo oltre venti minuti sotto il ponte di San Lorenzo, dove gli equipaggi avevano il compito di suonare la sirena e solo in quel momento i giudici potevano stoppare il cronometro. Il tutto si è concluso verso le 21.30, quando è transitata l’ultima zattera, quella di Ravina. Le roste si sono poi illuminate, con il calare della sera, per lasciare il posto alla Tonca del comico Lucio Gardin. Con il costume color rosso nero e il simbolo del Gallo, il Palio se l’è aggiudicato la zattera di Piedicastello composta da Ivan Nichelatti (capo zattera), Claudio Liberi, Gabriele Bortoli, Luigi Sangiorgi, Elis Fontana. Piedicastello ha vinto superando tutte le otto prove di abilità (paline, ancora, attracco, freccette, trota, oca, canestro e sirena). Un team vincente che per cinque secondi ha superato quello di Vigo Meano e Zell. La vincitrice della scorsa edizione, Trento Urbe, sta volta è rimasta indietro piazzandosi al ventiduesimo posto.
Gli equipaggi, rosa, tutti composti da donne si sono posizionati ai piedi della classifica, anche se hanno superato qualche maschietto. San Donà è, infatti, arrivato al quarantaduesimo posto e Centochiavi al cinquantaduesimo. Hanno dato invece forfait la zattera della giunta comunale di Trento, quella di Bolzano e quella in rappresentanza della Provincia. Nemmeno il Palio Internazionale si è svolto.
Nonostante il cambio di giorno, a causa del maltempo - il Palio avrebbe dovuto, infatti, tenersi domenica - le roste dell’Adige erano davvero affollate da mamme con i bambini, gruppi di amici e anche turisti incuriositi da questa strana competizione. Anche se il giorno lavorativo ha leggermente penalizzato l’evento, forse il più atteso e sentito delle Feste Vigiliane. In tribuna, ad assistere alla gara, si è visto anche il vescovo di Trento, monsignor Luigi Bressan che ha affermato di essere un simpatizzante dei due equipaggi rosa in gara. Qualcuno è, come sempre, finito in ammollo nell’Adige che ieri era davvero freddo. Lo sa bene il gruppo della Rari Nantes che, prima del Palio, ha eseguito la traversata a nuoto del fiume. La maggior parte indossava la muta, tranne uno che ha voluto - coraggiosamente - affrontare la traversata in costume da bagno.













Scuola & Ricerca

In primo piano