Vigili del fuoco, pilastro del volontariato trentino

Sono 7.500 su 10.500. Quasi 8 mila gli interventi, 3.269 dei quali in elicottero Nel 2015 gli incendi sono stati 347, i soccorsi urgenti 2.084. ll bilancio a S.Barbara


di Claudio Libera


TRENTO. Il 4 dicembre è il giorno di Santa Barbara, con San Floriano protettrice dei vigili del fuoco e di chi opera con fuoco ed esplosivi; la patrona è stata festeggiata nella caserma di via Secondo da Trento, alla presenza del prefetto Squarcina, del questore, dell’assessore Mellarini, del sindaco Andreatta, dei comandanti di carabinieri e guardia di finanza.

Il volontariato in Trentino conta 10.516 iscritti, uno ogni 56 abitanti; di questi, i vigili del fuoco sono più di 7.500. I saluti - dopo la deposizione della corona alla lapide che ricorda i vigili caduti in servizio e la messa concelebrata da don Alberto Lucchi di San Martino - del comandante Stefano De Vigili, del direttore interregionale Fabio Dattilo, del presidente della Federazione Corpi Alberto Flaim, del sindaco Andreatta, del commissario del governo Squarcina, che hanno anticipato il ringraziamento dell’assessore Tiziano Mellarini che ha parlato di cristallina realtà, sistema, rete, passione, professionalità e valori. Ma al contempo si è tolto un sassolino dalla scarpa quando ha parlato della non comprensibile «contromanifestazione organizzata per una rivendicazione su piccole questioni nel rinnovo contrattuale, con un momento alternativo a Ravina ed al Pedavena. Ricordo che la disponibilità mia e del mio ufficio per il dialogo e il confronto è h24».

Quindi le cifre, che danno la consistenza degli interventi, dell’eccellenza del nostro sistema capillare, sia di permanenti o effettivi, che dal 2016 verranno preparati dalla Scuola provinciale antincendi, coi settori specialistici ed i laboratori, capofila in Italia di quella centrale unica d’intervento che fa capo al 112. Mancano alcune “limature” alla proposta di legge, che poi diverrà operativa, per l’orgoglio per la nostra rete e tanta responsabilità in più. Gli interventi nel 2015 sono stati 7.976, di cui 3.269 del Nucleo Elicotteri; mediamente nel mese se ne effettuano 392 per il Corpo e 272 per il Nucleo comandato da Vittorio Cristofori; quotidianamente 22, con 13 del Corpo e 9 degli elicotteri. La maggior parte degli interventi avviene di giorno, quelli più gravi, per varie componenti, sempre di notte. In 10 anni gli interventi sono aumentati del 19% esclusi i falsi allarmi, con numeri sempre consistenti. Nel 2015 gli incendi sono stati 347, in linea con la media del decennio, i più gravi quelli di Loppio, del capannone di Lavis, delle case a schiera di Caldonazzo, Torre Civica a parte. I soccorsi tecnici urgenti sono stati 2.084 in linea con quelli degli ultimi anni, quelli non urgenti hanno compreso le esercitazioni di Martignano, Giovo e Mori.

Le persone soccorse rappresentano il 2% del totale, sempre o quasi in supporto al 118. Altro fiore all’occhiello, la Sezione veicoli del Servizio antincendi e Protezione civile che si occupa di emissione, patenti, servizi, immatricolazioni, collaudi e revisioni dei veicoli di permanenti e volontari. Quindi il laboratorio radio che sta transitando dall’analogico al digitale, il laboratorio radioattività, il volo notturno degli elicotteri con 17 “piazzole” anche in aree diverse come i campi sportivi sperimentali a Pinzolo e Bezzecca, il nucleo sommozzatori, il gruppo soccorsi speciali alpinistica e fluviale e la nuova sezione dedicata ai “droni”. I permanenti ne possiedono due altamente tecnologici e già collaudati a Mori. Auspicano però una norma che ne regolamenti l’uso privato al fine di evitare incidenti con aeromobili in servizio.

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