Verso l’intesa Bezzi-Daldoss per un unico candidato di valle
Fratelli d'Italia, grandi manovre per unire le forze e portare un consigliere solandro a Trento
Che cosa significa? Non certo che si possa fare una cordata a due, visto che per legge è prevista la doppia preferenza di genere. Ma un’intesa è possibile col ritiro di uno dei due. È chiaro che sarà necessario un patto di ferro, che preveda un “ristoro” per chi si ritira (sotto forma di qualche incarico in caso di partecipazione al governo? Difficile dirlo ora). I due, peraltro, stanno allestendo una convergenza che va ben oltre le loro esperienze e i percorsi che già hanno avviato (in particolare Bezzi che ha lavorato per il circolo di FdI solandro), invitando a ragionare con loro anche altri personaggi di valle ai quali proporre per l’appunto quest’intesa come se fosse il “patto per il candidato di valle”. Secondo entrambi, infatti, solo FdI potrebbe garantire l’elezione a un solandro. E questo - par di capire - più per il fatto che, dentro Fratelli d’Italia, non servirà un numero elevatissimo di preferenze come potrebbe accadere per altri partiti (Lega, Pd o, in ipotesi, anche il Patt). Si tratta di piccoli calcoli e insieme di un ragionamento più ampio di rappresentanza del territorio. Il confronto ha conosciuto una forte accelerazione in queste settimane, tanto che il “punto di cottura” del progetto dovrebbe raggiungersi nel corso di una cena prevista con un largo numero di invitati.
L’esito non è affatto scontato. Ma da come procedono le trattative, per come si sta dispiegando la spiegazione e vista l’esperienza dei due attori, l’accordo è vicino. Poi, ovviamente, dovrà decidere che cosa fare Fratelli d’Italia. Ma il partito di Meloni, in questo momento, sembra ingolosito da candidature “esterne” che possano promuovere un’immagine più forte rispetto alle competenze. E ciò potrebbe bastare.